La separazione personale dei coniugi in Svizzera

Il diritto svizzero prevede (art. 159 CC) che, con la celebrazione del matrimonio, i coniugi si assumano una serie di obblighi e doveri:

  • cooperare alla prosperità dell’unione
  • provvedere in comune ai bisogni della prole
  • reciproca assistenza e fedeltà

Come si può notare, nel novero dei doveri coniugali non è compreso il dovere di coabitazione, previsto invece nel diritto italiano (art. 143 CCita). La conseguenza più importante è che, in Svizzera, i coniugi possono liberamente sospendere la coabitazione, con o senza l’avvio di una apposita procedura giudiziaria. Infatti, ai sensi dell’art. 175 CC, un coniuge è autorizzato a sospendere la comunione domestica sintanto che la convivenza pone in grave pericolo la sua personalità, la sua sicurezza economica o il bene della famiglia: l’interpretazione giurisprudenziale di tale ultimo requisito (“il bene della famiglia”) è piuttosto estensiva e comprende, di fatto, ogni ipotesi di impossibilità di proseguire con la convivenza.


1. Separazione di fatto

I coniugi possono quindi decidere in ogni momento di sospendere la coabitazione, non necessitando a tal fine di alcun atto autorizzativo. La separazione “di fatto”, ossia non accertata da un Organo giudiziario, è pienamente valida ed efficace (al contrario di quanto previsto in Italia), producendo le conseguenze previste dalla legge, prima fra tutte l’inizio del decorso dei due anni per poter avviare la procedura unilaterale di divorzio.

Come è facilmente intuibile, tuttavia, la separazione di fatto, proprio per la sua natura non ufficializzata, presenta alcuni rischi (mancanza di prova certa dell’inizio della separazione o della sua esistenza stessa) e non permette di godere di alcuni benefici legali (per i quali, come si vedrà a breve, è necessaria una pronuncia giudiziale). I coniugi, peraltro, sono liberi di stipulare una convenzione di separazione, ma questa non ha valore giuridico fintanto che non venga omologata da una Pretura.

A seguito della separazione, il coniuge che cambia domicilio deve annunciare tale cambiamento all’Ufficio controllo abitanti al più presto, comunque entro 14 giorni. Se il contratto di locazione della casa familiare era intestato ad entrambi i coniugi, sarà opportuno valutare la modifica del contratto con intestazione al solo coniuge che permane nell’abitazione.

Se i coniugi avevano adottato il regime matrimoniale della partecipazione agli acquisti (che è la regola), è consigliabile valutare l’opportunità di adottare il diverso regime della separazione dei beni.


2. Separazione giudiziale

I coniugi possono in ogni momento far accertare da un giudice (in Ticino il Pretore) la cessazione della coabitazione, sia di comune accordo che unilateralmente.

Nella separazione di comune accordo i coniugi raggiungono un’intesa, formalizzata in una convenzione di separazione, in cui definiscono ogni diritto ed obbligo in merito:

  • all’abitazione coniugale (disdetta, chi vi permane, chi paga il canone e le spese, ecc.);
  • ai beni mobili (attribuzione dell’autovettura ad uno dei due coniugi, destinazione dei mobili e delle suppellettili dell’appartamento, restituzione di prestiti, ecc.);businessmen hands sign up contract
  • alla gestione del patrimonio comune (ripartizione liquidità bancarie, gestione investimenti, ecc.);
  • all’affidamento e cura dei figli (con chi permangono i figli, diritto di visita del coniuge non affidatario, ruolo dei nonni, decisioni più importanti, ecc.);
  • all’obbligo alimentare (entità e durata dell’assegno di mantenimento del coniuge più debole economicamente, accollo di spese, ecc.);
  • ad ogni questione relativa alla cessazione della coabitazione.

Formalizzato l’accordo, i coniugi presentano congiuntamente una domanda al Pretore competente per territorio (cfr. qui), il quale, dopo averli sentiti ed aver verificato l’equità dell’accordo (specie se si è in presenza di figli minori), deciderà o meno per la separazione.

Nella separazione unilaterale, il coniuge che intende ottenere la separazione contro la volontà dell’altro coniuge o che non riesce ad accordarsi sui punti più importanti, deve avviare un’azione (o l’azione di sospensione della comunione domestica o l’azione di protezione dell’unione coniugale, PUC) davanti alla Pretura competente, formalizzando le proprie richieste. La procedura è contenziosa e, all’esito dell’istruttoria (piuttosto snella e sommaria), il Giudice emana la decisione di separazione con regolamentazione dei diritti e dei doveri dei coniugi in costanza del periodo di separazione.

In entrambi i casi, è utile tenere presenti alcuni regole ed accorgimenti, specie quando si è in presenza di figli minori (vedi Promemoria federale per i genitori che si separano o divorziano). Il giudice, ad ogni modo, esamina d’ufficio i fatti, disponendo quindi un potere di indagine molto ampio , ben potendo assumere decisioni differenti dalle richieste dei coniugi (art. 296 CPC), eventualmente pronunciandosi in merito alla separazione dei beni.


3. Conseguenze

La separazione produce effetti limitati sui coniugi, in quanto non fa cadere il vincolo matrimoniale. Pertanto, la maggior parte delle situazioni tra i coniugi rimangono invariate:

  • non intervengono modifiche di Stato civile (i coniugi continuano a risultare coniugati)
  • permangono i doveri matrimoniali, quali la reciproca assistenza e la cura della prole;
  • continuano ad applicarsi le regole successorie del matrimonio
  • l’autorità parentale rimane congiunta (art. 133 CC)
  • non vi sono modifiche nei rapporti assicurativi (ad es., coniuge beneficiario dell’assicurazione vita, ecc.).

Al contrario, la separazione produce i seguenti cambiamenti:

  • decade la responsabilità solidale dei coniugi per gli oneri di tassazione
  • i coniugi possono chiedere la tassazione separata (art. 53 della legge tributaria)
  • il coniuge debole può chiedere aiuti sociali (è necessaria in questo caso una decisione giudiziale di separazione)

A tal ultimo riguardo, quando, in conseguenza della separazione, uno dei due coniugi si trova in difficoltà economiche, è possibile fare richiesta di aiuti sociali: esonero dal pagamento dei contributi dell’assicurazione di disoccupazione, sussidio per la cassa malati, assegni di prima infanzia (API) e assegni integrativi (AFI) per i figli minori a carico, borse di studio.

N.B. Bisogna tenere presente che la richiesta di aiuto assistenziale può mettere in pericolo il permesso di domicilio dei coniugi stranieri.

Come si è anticipato prima, la separazione non comporta automaticamente il cambiamento del regime patrimoniale dei coniugi. Se questi ultimi, quindi, vivevano con il regime della partecipazione agli acquisti (sistema simile, anche se non uguale, alla comunione dei beni italiana), è opportuno che valutino l’adozione del diverso regime della separazione dei beni.


4. La mediazione

Gli aspetti più problematici della separazione riguardano generalmente la tutela del coniuge più debole e la gestione dei figli minori. Poiché le ripercussioni anche sociali di una cattiva gestione di questi due aspetti sono rilevanti, in Svizzera è attivo o molto efficiente lo strumento della mediazione.

Tale procedura è del tutto volontaria e svolta in presenza di mediatori qualificati, spesso giuristi ma non solo. Presenta l’indubbio vantaggio di ottenere un aiuto qualificato nella gestione anche economica di una fase di crisi matrimoniale e di giungere ad un accordo che è stato condiviso dai coniugi. L’accordo finale, quindi, ha più probabilità di essere rispettato in futuro.

Per avere più informazioni si può consultare il sito internet della Federazione svizzera delle associazioni di mediazione.

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Il prossimo argomento sarà il divorzio e verrà pubblicato il prossimo lunedì 28 settembre.


Avv. Marco Ciamei
(© diritti riservati)

Riferimenti normativi e link di interesse:
Codice civile svizzero
Codice processuale civile svizzero
Codice civile italiano
Legge tributaria ticinese
Federazione svizzera delle associazioni di mediazione
Promemoria per i genitori che si separano o divorziano

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Lo Studio Legale Ciamei si occupa di tali questioni ed è disponibile ad essere contattato.

116 commenti
  1. Martin
    Martin dice:

    Buongiorno, questo principio è valido anche coniugi che vivono in Svizzera da 3 ann, ma che non sono cittadini svizzeri (Spagnolo e Indonesiana con visto B) e che si sono sposati in Spagna? Molte grazie! M.H.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno Martin,

      sì, tali principi si applicano anche ai coniugi stranieri che vivono in Svizzera da almeno un anno.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
    • Enzo
      Enzo dice:

      Buona sera…dopo 35 anni abbiamo deciso di separarci..volevo chiederle cosa succede con la pension kasse..si deve dividere in parti uguali?premetto che la mia è abbastanza consistente avendo sempre lavorato , mentre quella di mia moglie è poca cosa..la ringrazio x la risposta.
      Distinti saluti.

      Rispondi
      • Avv Marco Ciamei
        Avv Marco Ciamei dice:

        Buongiorno,

        di principio gli averi di previdenza maturati in costanza di matrimonio sono da dividere a metà. La legge prevede delle eccezioni, pertanto per una valutazione specifica del vostro caso non posso che consigliarvi di rivolgervi ad un avvocato esperto di diritto di famiglia.

        Un cordiale saluto.
        Avv. Marco Ciamei

        Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Salve Vincenzo,

      immagino lei si riferisca alla separazione personale. Sî, possono farlo. In questo caso potrebbero integrarsi le condizioni della riconciliazione coniugale, con i relativi effetti.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  2. lorena
    lorena dice:

    Mio figlio si sta separando lui ha la cittadinanza italiana lei svizzera e portoghese con due minori .Gia ora mi proibisce di vedere i nipoti e a mio figlio di portarli in Italia come mi devo comportare

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora Lorena,

      in linea di massima la moglie non può impedire al marito di visitare i propri figli. Tuttavia, ogni caso è a sé e bisogna verificare, nello specifico, la situazione dei coniugi, lo stato della separazione (se vi è un procedimento e un provvedimento), ecc.

      Suo figlio può rivolgersi ad un mediatore familiare o ad un avvocato per la tutela dei propri diritti.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  3. Loredana
    Loredana dice:

    Ciao a tutti. Io mi voglio separare dal mio marito. Lui e tedesco a ha gia il C Ausweiss ed io sono rumena e ho solo il B. Ci siamo sposati in Germania ma abittavamo gia in Svizzera. Ci siamo sposati gia da 4 anni. Io lavoro da 3 ani come Teamleiter in un grande Ristorante e ho lavorato anche prima ma con un contratto part-time.
    Abbiamo un bambino di 2 ani e mezzo.
    Se ci separiamo adesso ….ci saranno ancora dei rischi? Dovro tornare? Io mi sono fatta dei calcoli e con il mio Stipendio saro al limite di vita

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora Loredana,

      non mi è possibile rispondere alla sua domanda senza conoscere la situazione economia della famiglia e quella sua personale. In linea generale, si ha diritto a mantenere il permesso di dimora “B” se si ha un lavoro stabile e non vi sono richieste di assistenza. In parte diverso il discorso se lei aveva un permesso B di ricongiungimento con suo marito. Resta inoltre tutto da valutare all’esito della decisione del giudice della separazione o del divorzio, il quale potrebbe stabilire contributi di mantenimento a carico di suo marito e quindi riequilibrare la situazione economica dei coniugi.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  4. S.A.G.
    S.A.G. dice:

    Buon giorno!
    La mia situatione e cosi. Siamo sposati da 4 anni e ci siamo sposati in Germania perche in Svizzera non finivano mai di chiederci dei documenti che era abbastanza dificile e caro da procurare…
    Abbiamo un bambino di 2 anni e 9 mesi. E da piu di 2 anni che non ci troviamo più un modo di capirci uno con l’altro…. lui non vuole niente di quello che ho bisognio io ed io non riesco piu a capire lui! Mi sento molto male vicino a lui, non posso piu dire che lo amo perche non so piu che sento per lui ed ogni giorno che passa mi fa star male e la depressione cresce e cresce …
    Io sono rumena e lui tedesco. Io lavoro da quassi 3 anni in un grande Ristorante. Ho cominciato lavorare alla casa e dopo un anno sono diventata teamleiterin. Il contrato di lavoro e 100% e indeterminato. C’e lo B Ausweis fino a giugno 2018. Mio bambino e mio marito hanno gia C Ausweis.
    Se io vorrei separarmi da mio marito c’e ancora il rischio di perdere il dirrito di rimanere nella Svizzera?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      mi sembra che la richiesta sia uguale a quella fatta in precedenza, a cui ho risposto.
      Se me lo consente, suggerisco vivamente un percorso di mediazione familiare, che funziona molto bene in Svizzera sia per salvare il vostro matrimonio, sia per giungere nel modo più concorde possibile ad una inevitabile decisione di separazione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  5. Nicole
    Nicole dice:

    Buongiorno, vorrei sapere come avviene la successione col regime della separazione dei beni. Nel mio caso, io ho figli da precedente matrimonio, e mio marito non ha discendenti.
    Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora Nicole,

      in linea generale posso risponderle che in caso di decesso di suo marito, si aprirà la successione in favore degli eredi, tra i quali ci sarà unicamente lei; stesso discorso nel caso di suo decesso, laddove però anche i suoi figli saranno eredi secondo le quote previste dal Codice civile svizzero.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  6. Roberta
    Roberta dice:

    Buon giorno .
    Mio marito e svizzero , e non lavorando si avvale dell assistenza sociale , io sono italiana e ho un permesso B abbiamo una figlia di 7 mesi il matrimoni si è svolto il 13 marzo 2017 , e lui ha continuato a riscontrare problemi di tossicodipendenza , ho bloccato l assistenza familiare poiché io e la bimba siamo a Napoli dai miei genitori , ma lui facendo richiesta la sta percependo da solo , io vorrei vivere in svizzera con la bimba sto cercando lavoro , la mia domanda e se nel frattempo chiedo la separazione potrebbero revocarmi il permesso? Lui nn si è mai interessato ne di me ne della bimba e nn ci ha mai sostenute in nulla. Quali potrebbero essere le decisioni dell ufficio permessi ?

    Rispondi
    • Roberta
      Roberta dice:

      Il matrimonio è stato celebrato a Lugano , e il permesso B L ho ottenuto per ricongiungimento familiare .
      Attendo riscontri grazie .

      Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora Roberta,

      poiché lei è in possesso di un permesso di ricongiungimento familiare, lo scioglimento dell’unione familiare comporterebbe purtroppo la revoca del suo permesso. Tenga conto, inoltre, che se ha lasciato la Svizzera senza annunciare la partenza, dopo 6 mesi il permesso le può essere revocato.

      Augurandole ogni felicità, porgo un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  7. Roberta
    Roberta dice:

    Non ho annunciato la mia partenza , cosa mi consiglia di fare , cosa devo fare , a Lugano in casa non mi è possibile stare ne io ne la bimba e capirà il perché , se sto a Napoli mi revocano il permesso , se chiedo la separazione uguale , ho già cambiato due avvocati e nessuno mi fornisce le informazioni giuste .

    Rispondi
  8. Rosi
    Rosi dice:

    Salve, volevo sapere, cosa succede in comunione di beni, se mi separo,e ho una casa ereditata da mia mamma, ( in comunione ereditaria con mio fratello) …

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      di principio i beni ricevuti da eredità non entrano a far parte della comunione matrimoniale. Date le numerose particolarità presenti nel diritto successorio e nel diritto matrimoniale, se vuole avere una risposta sicura le suggerisco di far verificare da un esperto la sua situazione specifica.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  9. NUR ISLEIDYS MACHINES
    NUR ISLEIDYS MACHINES dice:

    Buona sera.. io abito in Svizzera da 2 anni e ho il permesso “B” per lavoro mio marito ha il “C” Perché ci abita da 11 anni in caso di separazione io posso rimanere comunque in Svizzera? Siamo sposati da 1 anno e abbiamo un bambino piccolo (11 mesi)

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      se lei è in possesso di un permesso di dimora B non avrà alcun problema in caso di separazione, purché continui ad averne i requisiti (domicilio in Svizzera e contratto di lavoro).

      Gradisca comunque i miei auguri per la sua vita familiare, voglia gradire un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • NUR ISLEIDYS MACHINES
        NUR ISLEIDYS MACHINES dice:

        La ringrazio. Per quanto riguarda il lavoro deci iniziare adesso a febbraio a lavorare come mamma diurna il reddito é molto basso vale lo stesso come lavoro per poter rimane?

        Rispondi
  10. Laura
    Laura dice:

    Buon giorno.. avrei una domanda da fare.. io e mio marito ci spariamo e io vorrei tornare a casa mia in Italia ma lui dice che non posso andarmene dalla Svizzera con mio figlio se lui non firma. Noi però siamo italiani e anche il bimbo abbiamo solo permesso C loro e B io.. ha ragione lui? Premettendo che mi piacerebbe rimanere qua ma non guadagno abbastanza e col permesso b non ho diritto agli aiuti.. grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      le decisioni importanti riguardo ai figli devono essere prese di comune accordo, tanto più quella della loro dimora abituale (non sono impediti viaggi estemporanei). Tale decisione, pertanto, se non presa di comune accordo, dovrebbe essere demandata al giudice.

      Voglia gradire un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  11. Marianne Duca
    Marianne Duca dice:

    Buongiorno avvocato,io ho la separazione dei beni con mio marito fatta prima di sposarci .Io ho sempre contribuito alle spese in generale ,figli, ecc e ho dato soldi x comprare anche appartamenti…intestati solo a lui.Se dovesse mancare o divorziare,cosa riceverei? Io dal precedente matrimonio ho altri 2 figli..grazie Duca Marianne

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      se il regime matrimoniale è quello della separazione dei beni, in caso di successione lei erediterà quota parte dei beni di suo marito, mentre in caso di divorzio lei rimarrebbe proprietaria dei suoi beni propri. Nulla cambierebbe invece in merito al contributo di mantenimento verso i figli e verso il coniuge.
      Solo un’esame approfondito, da parte di un avvocato, della sua situazione personale e patrimoniale le permetterebbe di conoscere con precisione diritti e doveri nelle due ipotesi che mi ha indicato.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  12. Nestor
    Nestor dice:

    Buongiorno avvocato, una domanda: trascorsi due anni dopo la sentenza di separazione di fatto i coniugi decidono di ritornare assieme, il ritorno allo stato di “coniugati” necessita di una nuova udienza davanti il Pretore o é sufficiente informare le Autorità (Controllo abitanti) comunali ?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      se vi è stata separazione di fatto non vi è necessità di alcun procedimento giudiziario in caso di riconciliazione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  13. Manuela
    Manuela dice:

    Buonasera Egregio Avvocato,
    Ho un problema da esporle.
    Mio marito ed io beneficiamo dell ‘Assistenza sociale, siamo cittadini svizzeri.
    Da inizio luglio percepirò una rendita AI che sommata alla prestazione sociale di mio marito ridotta devo accollarmi diverse spese specialmente l’affitto.
    Il nostro matrimonio è da diversi anni che si sta trascinando, ora mio marito non vuole assolutamente essere “mantenuto da me” dato che ha 53 anni e non un soldo in tasca, abbiamo preso la decisione di separarci anche perchè la mia salute sia psichica che fisica si aggraverebbe se restassimo ancora insieme.

    Ora la domanda è come posso procedere visto che ho appena ottenuto l’AI , potrebbe dirmi cortesemente i passi che devo intraprendere .

    La ringrazio.
    Manuela

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      la procedura di separazione/divorzio non incide in alcun modo sulla spettanza di indennità AI o di altro tipo di assistenza, se non nella misura delle relative indennità una volta che si sono formate le due economie domestiche all’esito della separazione.

      Il suggerimento è quello di procedere con una separazione consensuale, sapendo che se siete d’accordo potrete procedere direttamente con il divorzio. Potrete essere seguiti da un unico avvocato che vi assisterà nel redigere una convenzione che regoli ogni aspetto della vostra vita da separati o divorziati. Vi sono buone probabilità che possiate godere del beneficio dell’assistenza giudiziaria con gratuito patrocinio (spese di giustizia e compensi di avvocato pagati dal Cantone).

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  14. Francesca
    Francesca dice:

    Buona sera , ho una domanda da porle , mi sono sposata in Italia due anni fa , vivo in Svizzera ho una bimba di 4 mesi , ma con mio marito la situazione è insostenibile, vorrei ritornare in Italia con mia figlia di quali documenti ho bisogno ? La ringrazio anticipatamente

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      per il trasferimento in Italia è sufficiente il documento di identità di sua figlia. Ma, se ho capito bene la sua domanda, lei vuole sapere cosa deve fare per trasferirsi definitivamente in Italia con sua figlia: in questo caso, se suo marito detiene l’autorità parentale (come è di prassi), deve prima ottenere l’assenso di quest’ultimo o comunque farsi autorizzare dal giudice.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Francesca
        Francesca dice:

        Grazie per la sua risposta , si ho già fissato un appuntamento per avere il consenso da mio marito , ma posso avviare la pratica di separazione in Italia o in Svizzera? Non vorrei avere problemi con mia figlia che ha la residenza da 4 mesi in Svizzera .

        Rispondi
      • Francesca
        Francesca dice:

        Buona sera avvocato ho l assenso per andare in Italia valido un anno , ma vorrei chiederle se posso avviare la pratica di separazione in Italia per me è più comodo grazie

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Gentile Signora,

          non mi è possibile fornire una risposta alla sua domanda, sarebbe necessario avere altre informazioni (se ci sono figli minori, se suo marito è cittadino italiano, che tipo di redditi e fabbisogni avete, ecc.). Solo un’esame approfondito della sua/vostra situazione permetterebbe di fornirle risposte esaurienti.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  15. Lucia
    Lucia dice:

    Buongiorno,

    avrei bisogno di un aiuto per cercare una soluzione alla mia situazione.
    Sono sposata da fine 2017 con un cittadino membro di un paese degli stati terzi. Questa persona è entrata in CH grazie alla mia promessa di matrimonio e dopo la celebrazione ha ottenuto il permesso B. La relazione è naufragata in modo irreparabile e ho chiesto il divorzio, ma quest’ultimo dice di opporsi visto che non vuole tornare nel suo paese natale. Durante i mesi in cui siamo sposati ha lavorato solamente sei mesi. In Svizzera la sua formazione specifica non è riconosciuta quindi il suo salario è stato, nei mesi lavorati, di circa 22chf all’ora netti. In questo momento, inoltre, questa persona sta occupando il mio appartamento di anni, e dice di non volersene andare finché non trova i soldi per pagarsi un alloggio. Conoscendolo, so che si prenderà tutto il tempo necessario visto che il mio appartamento è molto confortevole. Mi sento in trappola, e lo sono, in più un avvocato mi dice che non ci sono certezze nemmeno per quanto riguarda un eventuale rinnovo del permesso B, a ottobre. Dice che nel caso la persona che ho sposato potesse auto sostentarsi, il permesso B per ricongiungimento potrebbe trasformarsi in un permesso B diverso. Io spero tanto che non sia così, anche perché mio marito ha un contratto con un’agenzia interinale (vale come contratto fisso?? In realtà lavora su chiamata) e con un’agenzia di sicurezza (vale come contratto fisso? Anche in questo caso, lavora su chiamata). Il suo reddito, in ogni caso, sarà molto basso e, a meno che io non sia costretta ad aiutarlo con la decisione del pretore, è quasi impossibile che lui arrivi a autosostentarsi e a garantire, quindi, i requisiti per un rinnovo del permesso B. In tal caso, come dovrei fare per arrivare ad avere un divorzio, prima che se ne debba andare?
    Mi potrebbe dare un’opinione sulla mia situazione?

    Grazie,

    L.M.
    p.s. Io lavoro al 100% e ho un reddito medio basso, circa 5000chf mensili senza la tredicesima

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      lei ha la possibilità di intraprendere una azione civile a Protezione dell’unione coniugale (chiamata in gergo PUC), che corrisponde alla sospensione della vita in comune con regolamentazione delle questioni tra di voi e con gli eventuali vostri figli. In quell’occasione lei potrà chiedere al giudice che suo marito trovi un altro alloggio e suo marito di principio non potrà opporvisi. Dovrà recarsi da un avvocato che si occupa di diritto di famiglia che le darà l’assistenza necessaria.

      Quanto al permesso di suo marito, è necessario verificare in concreto che tipo di permesso abbia e a quali condizioni. Ci sarebbe la possibilità infatti che con la separazione suo marito debba comunque lasciare la Svizzera. Sul punto, deve rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto della migrazione.

      Il nostro studio si occupa di tali questioni, eventualmente ci contatti.

      Un cordiale saluto.
      AVv. Marco Ciamei

      Rispondi
  16. Silvana
    Silvana dice:

    Buongiorno avrei una domanda, rispetto alla mia situazione grazie! Sono di nazionalitá italiana mi sono sposata con un uomo di un paese extra comunitario nel 2015 in italia con il regime dei beni séparati. Lui vive e lavora in svizzera, Io ho un bambino disabile da una précédente relazione e non lavoro e vivo in Italia, non ho figli con lui, Ho diritto al 2 pilie in caso di divorzio? Il divorzio fatto in italia sarà valido per le pratiche amministrative svizzere? Cordiali saluti

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      di principio la suddivisione del secondo pilastro tra coniugi al momento del divorzio si applica anche nel suo caso. La questione va però analizzata con un’esame specifico della sua situazione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Egregio Signore,

          nel conguaglio della previdenza professionale a seguito di divorzio rientra sia la parte obbligatoria che sovraobbligatoria del II pilatro. Non rientra invece il III pilastro, che verrà diviso eventualmente nell’ambito della liquidazione del regime dei beni.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  17. Adriana
    Adriana dice:

    Buona sera, sono sposata da 12 anni con un portoghese con la nazionalità Svizzera, ho 2 figli con la nazionalità Svizzera in caso de separazione posso rimanere in Svizzera ho i permesso C no ho un reddito no lavoro

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      la risposta dipende dal tipo di permesso che ha. Se è in possesso di un permesso di ricongiungimento, di principio non ha titolo per rimanere in Svizzera, salvo però in presenza di determinate condizioni; se è in possesso di altro tipo di permesso, bisogna valutare. Le norme che regolano la prosecuzione del permesso in caso di divorzio sono molte e complesse, non è possibile fornire una risposta univoca.

      Come vede, in ogni caso è necessario che la sua situazione venga esaminata con molta attenzione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  18. Daniel
    Daniel dice:

    Buongiorno,
    sono cittadino italiano, e per matrimonio anche svizzero, sposato con cittadina svizzera e abitiamo in Ticino: il nostro matrimonio non va bene e penso di tornare a vivere in Italia visto che non potrei permettermi di continuare a vivere in svizzera (lavoro in Italia): come si fa con i figli minori (6 e 8 anni)? Bisogna per forza avere una decisione del giudice sui problemi pratici di affidamento figli, diritti di visita, ecc nel caso di disaccordo fra genitori?. Inoltre i figli hanno voce in capitolo, nel senso che possono esprimere una preferenza, anche se cosi piccoli, o cmq sono solo i genitori o eventualmente il giudice a decidere?
    infine se, come nel mio caso, ci sono 2 Stati coinvolti, è comunque solo il giudice svizzero (quello della residenza attuale) che decide o sono previste procedure transnazionali?
    Grazie mille per la consulenza

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      il suo caso è retto dalle norme di diritto internazionale e dalle convenzioni internazionali. Tutte le questioni riguardanti i figli minori andranno decise necessariamente dal giudice del luogo in cui hanno la loro stabile dimora, dunque nel suo caso verosimilmente in Ticino; le questioni riguardanti invece i coniugi potrebbero essere decise sia dal giudice svizzero che da quello italiano, in presenza di determinate condizioni da valutare attentamente.

      Per esperienza, nel suo caso è probabilmente la soluzione migliore che sia il giudice svizzero a decidere. Ad ogni modo, le consiglio vivamente di sottoporre la sua situazione ad un avvocato che possa offrirle una consulenza completa e puntuale.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Avv Marco Ciamei
        Avv Marco Ciamei dice:

        PS: i figli di età superiore a 6 anni e fino ai 18 anni vengono sentiti dal giudice (secondo modalità diverse al crescere dell’età)

        Rispondi
  19. Marcello
    Marcello dice:

    Buongiorno
    1. Copia sposata da 30 anni, figli maggiorenni, uno in cerca di lavoro. Marito in pensione, moglie casalinga. Nel caso di divorzio/separazione, verrebbe suddivisa anche il supplemento sostitutivo AVS/AI assieme alla somma pensione di vecchiaia norma transitoria? Come dovrebbe quindi essere suddiviso il bene comune ad eventuale divorzio ed ev. diritto di sussistenza con una pensione di circa 7000?

    2. Sarebbe possibile dopo 30 anni di matrimonio effettuare un “contratto matrimoniale” ed una “separazione dei beni” e come?

    Ringraziamo per la preziosa consulenza.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      in caso di divorzio vengono suddivisi tra i coniugi gli averi previdenziali di II° e II° pilastro obbligatorio. Anche la rendita AVS subisce una ripartizione (chiamata “splitting”), secondo regole particolari che vanno analizzate situazione per situazione.

      E’ sicuramente possibile in qualsiasi momento procedere con una separazione dei beni, nonché con una procedura giudiziale di separazione personale.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  20. Glauco De Stefani
    Glauco De Stefani dice:

    Buongiorno abbiamo un figlio di 23 anni studente universitario a Siena e cittadino italiano che ha avuto una figlia nel giugno 2018 nata in svizzera, riconosciuta da entrambe i genitori, con cognome e carico totale della madre. La madre , studentessa svizzera il 28 settembre 2019 ha deciso di rompere la relazione e portare la bambina in svizzera. Subito dopo ha messo in atto tutta una serie di comportamenti che impediscono a nostro figlio di vedere regolarmente la bambina ( videochiamate ) con minacce e ricatti. Come ci dobbiamo comportare e a chi ci dobbiamo rivolgere per avere riconosciuti i diritti di nostro figlio?Un saluto Simona

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      si tratta di una situazione delicata che va sottoposta al più presto all’autorità di protezione (in Ticino sono chiamate Autorità Regionali di Protezione, ARP) del luogo in cui vive vostra nipote, rispettivamente di avviare un’azione davanti al giudice competente.

      E’ consigliato rivolgervi ad un legale o contattare direttamente l’ARP competente.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Glauco De Stefani
        Glauco De Stefani dice:

        Grazie avvocato è stato molto gentile averci chiarito un po’ la situazione. Vedremo quindi di intraprendere questo iter. La saluto e anclra.grazie

        Rispondi
  21. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno,
    sono italiano e lavoro in svizzera dal 1999 presso la medesia azienda.
    Sono sposato dal 2009 con mia moglie che invece è Svizzera.
    Ho acquisito la nazionalità svizzera nel 2016, quando l’ho richiesta per la prima volta.
    Da qualche mese sono purtroppo separato da mia moglie ma continuo a risiedere in Svizzera.
    Ho pero’ una casa nel malcantone italiano (2 Km dal confine Svizzero) dove vorrei tornare a vivere.
    Se dovessi farlo ho qualche possibilità di mantenere la nazionalità svizzera?

    la ringrazio sin d’ora per la cortese consulenza

    Luca

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      ritengo che, sulla base di quanto riferisce, una separazione o un divorzio non avrebbero ripercussioni sulla sua naturalizzazione. Ovviamente una risposta precisa e sicura potrà essere fornita solo dopo un esame accurato della sua situazione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  22. Luciano
    Luciano dice:

    Buongiorno
    Per aviare una procedura di separazione di fatto.
    Dove si deve presentare?
    Abito nel cantone nidwalden
    Grazie per la risposta

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      probabilmente lei si riferisce ad una procedura di protezione dell’unione coniugale (in termini non tecnici, la separazione durante il matrimonio). Deve rivolgersi al Giudice competente secondo le regole del Cantone dove vive lei e/o sua moglie.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  23. Sara
    Sara dice:

    Salve
    mi sono sposata in Italia nel 2012 e nel 2014 con il mio ex ci siamo accordati per una separazione giudiziale in svizzera dove vivevamo insieme a nostra figlia. L’anno scorso abbiamo richiesto l’annotazione della sentenza svizzera in Italia per poi effettuare la pratica di divorzio, sempre di comune accordo. Purtroppo il comune di Roma rifiuta di trascrivere la sentenza svizzera perche la considera anomala, a causa del fatto che la sentenza emessa dal tribunale di Ginevra non fa riferimento specifico al fatto che l’unione coniugale era stata effettuata in Italia. Vorremmo evitare di impugnare la decisione di Roma e anche di dover rifare di nuovo la pratica di separazione in Italia sia per costi che per tempi. Come possiamo venirne fuori? Può aiutarmi?
    Grazie
    Cordiali saluti
    Sara

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      si tratta di un caso particolare, che meriterebbe un approfondimento da parte del legale che vi ha seguiti in Svizzera. Una via potrebbe essere quella di chiedere al Giudice svizzero un’integrazione della sentenza, così che possiate riprocedere alla trascrizione superando il problema posto dal comune.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  24. Bibiana Montenegro
    Bibiana Montenegro dice:

    Buongiorno Avv. Vorrei chiedergli se é possibile separmi qui in Svizzera, io sono qui da meno di un’anno e sono dposara in Italia, grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      in linea di principio è possibile per lei avviare una procedura che si chiama protezione dell’unione coniugale. A tal fine, si deve rivolgere ad un avvocato che possa seguirla, eventualmente anche di comune accordo con suo marito.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  25. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Salve.
    Innanzitutto complimenti per il blog. Le sottopongo un quesito dato che ho sentito da conoscente che è competente, deciso e disponibile.
    Sono divorziato. Ho mantenuto la figlia maggiorenne durante gli studi universitari, periodo in cui lavoravo.
    La ex moglie invece non lavorava e accudiva la figlia minore e ad entrambe versavo contributi alimentari.
    Ora la figlia maggiorenne lavora da 3 anni ed è economicamente indipendente.
    Io e la ex moglie siamo adesso entrambi senza attività lucrativa ed abbiamo venduto quest’anno un immobile incassando un congruo importo ciascuno.
    Domanda: posso chiedere ora alla ex moglie di risarcirmi la metà spese sostenute per il mantenimento agli studi della figlia maggiorenne, completati tre anni fa?
    Grazie in anticipo e cordiali saluti

    Rispondi
  26. Daniela
    Daniela dice:

    Salve anche io vorrei separarmi da mio marito
    Penso che se arriviamo a questo punto lo facciamo di comune accordo ma andando in ogni caso da un avvocato a mettere nero su bianco
    Sarei io a restare nell’appartamento vero? Siamo in affitto… ma io nn potrei pagarlo da sola essendo che lavoro a 50,60% perché abbiamo due bimbe di 2 e 3 anni
    Come si procede per l’affitto ? Io nn vorrei cambiare appartamento, nn avrei la possibilità e il tempo
    E come si procede con i bimbi mentre lavoriamo? Le altre spese penso si riducano in automatico tipo tasse (che ora paghiamo insieme) .. lui poi nn paga nulla x le spese di casa no? Tipo il canone, o altre robe..
    la ringrazio se mi da un aiuto

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      le sue domande riguardano tutte questioni che un avvocato esperto di diritto di famiglia saprà risolvere. Si guarda alla situazione concreta, si individuano i redditi di entrambi i coniugi e si delineano il fabbisogno di entrambi: in questi vengono inserite tutte le voci di spesa previste dal diritto che sono rispettivamente imputabili. Tenga conto che la priorità l’hanno i figli e quindi la copertura del loro fabbisogno (in questo caso, l’alloggio è in parte imputabile a loro); dal 2017 poi vi è una normativa particolare riguardo al loro mantenimento.

      Si tratta di questioni che è bene vengano risolte da un avvocato esperto, perché poi saranno valutate dal giudice in sede di omologazione dell’accordo.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Daniela
        Daniela dice:

        Grazie avvocato
        Si lo so, prima di arrivare a un passo così vorrei avere mezze idee chiare .. ho già chiesto al nostro avvocato ma nn mi da notizie perché dice di essere avvocato di entrambi

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Proprio perché avvocato di entrambi è tenuto a fornire tutte le informazioni che lei chiede. In caso contrario, contatti un altro avvocato che la patrocini, questo non pregiudica il procedimento su accordo.

          Cordialmente.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
          • Daniela
            Daniela dice:

            Non so, lui mi disse proprio che essendo di entrambi, io nn posso chiedere di nascosto per dire, delle informazioni

  27. Giulio
    Giulio dice:

    Buongiorno, io e mia moglie ci siamo sposati in svizzera, abbiamo avuto tre figli, adesso dopo 13 anni, di comune accordo lei e tornata in italia e io dovevo ragiungerla, ma dopo qualche mese mi sta chiedendo la separazione in un tribunale italiano, come posso fare per richiedere che i miei figli tornino da me? io ho un permesso C, ma avendo avuto un incidente non sto lavorando sono aiutato dal RI e percepisco una rendita SUVA. Lei non sta lavorando e vive degli assegni familliari che percepisco io in svizzera. Quanto gli devo fare economicamente?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      si tratta di una situazione tropo complessa per poterle rispondere in questa sede. Dovrà rivolgersi ad un avvocato per comprendere quali sono i suoi diritti in questa fattispecie che contempla anche norme di diversi Stati.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  28. Stefania
    Stefania dice:

    Buongiorno, mi chiamo Stefania, vorrei chiedere quali sono le mie possibilità per la mia situazione. Io ho lasciato mio marito dopo 25 anni di matrimonio abitiamo in Svizzera e abbiamo 2 figli minorenni, sono uscita io dalla nostra casa di proprietà e sono andata a vivere in affitto per 1 anno, io lavoro 70% e lui 100%, vorrei sapere se ho possibilità di rientrare io nella casa e uscire lui, visto che non ha rispettato determinati accordi fatti insieme, vi ringrazio anticipatamente e spero di essermi spiegata bene, sono a vostra disposizione per un eventuale chiarimento, grazie ancora per il vostro tempo.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      è necessario sapere se avete o meno avviato una procedura di protezione dell’unione coniugale. Ad ogni modo, l’abitazione familiare rimane tendenzialmente al gentiore a cui vengono affidati in cura i figli. Il discorso è però molto complesso, specie come nel suo caso dove vi è stata una situazione transitoria di fatto.

      Data la presenza anche di minori, le consiglio vivamente di rivolgersi ad un avvocato esperto di diritto di famiglia.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  29. Piero
    Piero dice:

    Buongiorno sono sposato da due mesi .posso annullare il matrimonio visto che mia moglie e andata via a mia insaputa abbiamo due bambini e non vuole vivere dove ci siamo sposati grazie di una pronta risposta.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      si può ottenere la dichiarazione di nullità del matrimonio solo in presenza di circostanze ben precise. Solo un esame accurato della sua situazione potrà permettere di fornire una risposta precisa, anche in merito agli strumenti di tutela previste dal diritto di famiglia svizzero. Queste risposte potrà riceverle da un avvocato.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  30. Angelo
    Angelo dice:

    Buon giorno, mi chiamo Angelo, è sono divorziato dà 2anni,sono stato costretto ha licenziarmi dalla firma di famiglia dove lavoravo insieme ha lei,non mi ha voluto pagare nemmeno tutti i straordinari che ho fatto negli ultimi 15 annicon una media di 2 ore al giorno.ok. Oggi, apprendo che ha buttato fuori di casa ,la nostra figlia di 27anni, è senza lavoro,solo perché la figlia,si è ribella perché lei ha portato in casa il suo nuovo compagno è questo nuovo compagno è addirittura suo cugino di primo grado.la mia domanda può fare una cosa del genere?Grazie mille è spero che capisca,quello che voglio dire.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signor Angelo,

      non è semplice poter dare una risposta univoca, trattandosi di questioni che coinvolgono diversi aspetti (obbligo di cura del figlio, maggiore età di quest’ultimo, diritto del lavoro, ecc.). In questa sede posso solo affermare che un figlio maggiorenne che non è agli studi non può più pretendere dai genitori un mantenimento, salvo non sussistano i requisiti di un dovere alimentare familiare.

      Non posso che invitarla a sottoporre la questione ad un avvocato.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  31. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Buongiorno la mia compagna e voluta andare via di casa perché per lei e da tempo che sono solo un amico volevo sapere se gli tocca qualcosa anche perché ho 2 figlie da mantenere con la mia ex moglie grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno signor Vincenzo,

      se non siete sposati, lei è tenuto a contribuire al mantenimento delle sue due figlie. In tale mantenimento potrebbe essere compreso un contributo di accudimento della madre, nella misura in cui lei non può lavorare per dover accudire le figlie. Si tratta di un tema complesso, solo un esame specifico della sua situazione potrà dirle se e in quale misura potrà essere chiamato a versare alla compagna un contributo per le figlie.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  32. Angelo
    Angelo dice:

    Salve, mi sono sposato a Novembre 2020 ed oggi, fine Dicembre 2020, vorrei già divorziare. E’ possibile dopo meno di 2 mesi dal matrimonio poter divorziare direttamente senza dover affronatre la separazione?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      in linea di principio, una volta contratto il matrimonio, è possibile divorziare solo con il consenso del coniuge o dopo che siano trascorsi 2 anni dall’interruzione della convivenza.

      Data la particolarità del caso, tuttavia, potrebbero eventualmente sussistere le condizioni affinché lei possa chiedere il divorzio per motivi gravi a lei non imputabili secondo l’art. 115 CC. Un esame approfondito della sua situazione potrà fornire una risposta precisa alla sua domanda.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  33. Nestola Roberto
    Nestola Roberto dice:

    Salve, sono un consulente legale, vorrei sapere, per conto del mio assistito, se due italiani, sposati in Italia, domiciliati entrambi prima in Francia, dove hanno ottenuto la separazione, a insaputa del mio assistito, e come se non bastasse la sua ex moglie ha ottenuto il permesso b per lei e suo figlio in Svizzera, senza che lei lavori, o meglio lavoretti saltuari in nero, vivendo con un altro, dal quale è rimasta incinta. Il mio assistito è rimasto in Francia, ha il permesso di lavoro come frontaliere in Svizzera, però domiciliato sempre in Francia… La mia domanda è: come si potrebbe procedere visto che abbiamo avviato una sentenza di separazione in Italia? La sua ex moglie poteva avviare la pratica di divorzio, visto che domicilierebbe solo lei in Svizzera? Lo stato svizzero permette a uno straniero di divorziare con un solo coniuge domiciliato… Ci sarebbe molto di aiuto… La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio Collega,

      la questione si presenta complessa e mi è impossibile rispondere in questa sede. Solo un esame accurato della documentazione e della normativa internazionale tra Italia, Francia e Svizzera potrà fornire una risposta puntuale alle sue domande.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  34. Mirian
    Mirian dice:

    Caro signor.

    Ho bisogno che tu mi aiuti a rispondere a una domanda:

    Sono brasiliano sposato con uno svizzero, viviamo nel Canton Ticino, non abbiamo figli, lui ha 2 figli maggiorenni da un altro matrimonio, il nostro matrimonio è in regime di separazione dei beni, vorrei sapere se in caso di morte Ho diritto all’eredità di mio marito?

    Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      fino a quanto perdurerà il vincolo matrimoniale lei avrà diritti successori verso suo marito.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  35. Roberta
    Roberta dice:

    Buonasera
    Vorrei chiedere se ci si può riunire in copia coniugi dopo una separazione legale fatta in Svizzera.
    Insomma annullare la separazione e tornare coniugi a tutti gli effetti e che prassi bisogna fare,
    Grazie per la risposta

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      è certamente possibile una riappacificazione. In tal caso, il suggerimento è di formalizzare un accordo da omologare in Pretura.
      Le consiglio di rivolgersi ad un organismo di mediazione familiare o a un avvocato.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      gli accordi prematrimoniali sono validi in Svizzera, a determinate condizioni.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  36. Giacomino76
    Giacomino76 dice:

    Buongiorno,avrei alcune domande nel caso in cui io e mia Moglie decidessimo di divorziare consensualmente.
    Premetto che mia Moglie non lavora.
    – Attualmente io pago la cassa malati mia e dei figli,dopo il divorzio e fatti i necessari calcoli necessari chi deve pagare i premi dei figli?
    – La custodia congiunta mi obbliga ad affittare un appartamento abbastanza grande per far si che i figli possano dormire anche da me?
    – Un volta fatti i calcoli necessari dei soldi che dovrò versare alla Moglie non ho abbastanza soldi per affittare un appartmento e pagare tot spese posso chiedere aiuti finanziari?
    -Dal momento che uscirò di casa e dovrò attendere 2 anni cosa succede? Si faranno già i calcoli e si deciderà sull’affidamento ecc ?
    Mi scuso in anticipo ma non sono mai stato molto bravo a sintetizzare e a spiegarmi,la ringrazio molto e le auguro una buona giornata.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      lei parla di divorzio consensuale, ma nella seconda parte parla di attendere 2 anni, così sembrando fare riferimento alla separazione. Non è chiaro quindi quale sia la volontà dei coniugi.
      In ogni caso, lei sarà tenuto a corrispondere un contributo per i figli e, eventualmente, anche per la moglie sempre e soltanto nella misura in cui il suo minimo vitale sia coperto. Sulla modalità di calcolo dei contributi, invece, la questione è molto complessa e solo un esame specifico della situazione familiare permette di fornire una risposta al riguardo. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un avvocato esperto di diritto di famiglia oppure a un consultorio familiare.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Giacomino76
        Giacomino76 dice:

        Buongiorno e grazie per la risposta.
        Nel nostro caso sarebbe consensuale e mi scuso ancora per eventuali inesattezze.
        Solo un ultima domanda : il minimo vitale è uguale per tutti o viene calcolato per ogni singolo caso a seconda dello stipendio per es. o altri parametri ? Le auguro una buona giornata e grazie ancora.
        Cordiali saluti.

        Rispondi
  37. Andrea
    Andrea dice:

    Buonasera avvocato,
    Io e mia moglie ci stiamo separando. Abbiamo 2 figli di 13 e 10 anni. Lei lavora in misura del 70% (è giovane, buona preparazione). Da che ho capito da quando nostro figlio più piccolo andrà alle medie, lei potrebbe lavorare all’80%. Abbiamo la custodia congiunta (50% ciascuno) e a pranzo i bambini vanno da una mamma diurna. Lei con il suo stipendio copre il fabbisogno delle sue spese. Io verso quanto dovuto per i figli e alimenti oer lei (ho un salario superiore al suo).
    Arrivo alla domanda: cosa succede se lei rifiuta di aumentare la percentuale lavorativa? Posso di fatto ridurre gli alimenti visto che lei comunque copre già tutte le sue spese?
    La ringrazio.
    Cordiali saluti.
    Andrea

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      al momento in cui si porrà la questione lei dovrà rivolgersi ad un avvocato esperto di diritto di famiglia che le consiglierà la soluzione migliore. Si tratta infatti di questioni giuridiche che sono spesso soggette a modifiche da parte del Tribunale federale. Al momento, sulla base di ciò che lei riporta, potrebbero darsi gli elementi per una richiesta di riduzione o revoca del contributo in favore della moglie. In nessun caso lei può autonomamente decidere se ridurre o revocare il pagamento, deve sempre passare dal giudice.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  38. Vince Biondolillo
    Vince Biondolillo dice:

    Buonasera Avv.
    Io e la mia ex-moglie siamo seperati giuridicamente di fronte al Giudice. Io abito in svizzera da 15 anni. Abbiamo 2 figli.
    Domanda: Vorrei andarmene via dalla svizzera e crearmi un altra vita in italia. Con i figli un bel rapporto, pertanto ci vediamo per legge 1 volta ogni 2 settimane. Come mi devo comportare con gli Alimenti che devo versare ai figli? Visto che in Italia guadagnerò di meno? Il mio traguardo è fare le cose giuste versoa mia ex e i figli.
    grazie per un Feedback

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      lei dovrà cercare di trovare un accordo con sua moglie circa la modifica dei diritti di visita e del contributo alimentare. Se ciò non sarà possibile, dovrà avviare una procedura davanti al giudice competente per chiedere la modifica delle condizioni della separazione (recte: protezione dell’unione coniugale).

      Consiglio vivamente di rivolgersi ad un avvocato esperto di diritto di famiglia al fine di valutare se e in che misura sia possibile procedere con una modifica della situazione esistente, anche tenuto conto del fatto che sono di recente cambiati i criteri giurisprudenziali in materia.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  39. Marco Giorda
    Marco Giorda dice:

    Buongiorno
    Nel 2012 mi sono sposato con una cittadina Brasiliana in Italia mio paese di origine, nel 2020 con la Pandemia la moglie resta bloccata in Brasile, e da li comincia il mio Calvario, non solo la moglie lontana ma anche la perdita del lavoro mi mette in ginocchio. Dopo mesi comincia a parlare di Divorzio e che vuole rimanere nel suo paese, ritorna in Svizzera dopo nove mesi, ma la convivenza dura poco, consegna il suo permesso e riparte, dicendomi che devo fare in fretta il Divorzio che voleva una sua Autonomia Finanziaria. Nel 2021 mi dice che ha cominciato una convivenza con un altro, che vuole come suo diritto della sua parte di soldi maturati per la pensione e un Mantenimento sostenendo che negli anni di convivenza lo abituata a fare la Signora, mi sono anche preso a carico i suoi due figli sostenendoli economicamente e adesso vuole continuare a fare stessa vita. Sinceramente da Disoccupato prendere a carico un Mantenimento mi sembra eccessivo. Cordiali Saluti

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      si tratta di una situazione complessa e delicata, che richiede di essere analizzata in concreto. In questa sede, sulla base di quanto riferisce, potrebbero darsi le condizioni di una separazione che escluda un contributo in favore di sua moglie, rispettivamente in caso di divorzio potrebbero darsi le condizioni per escludere la suddivisione a metà degli averi patrimoniali maturati in costanza di matrimonio.

      La invito a prendere contatti con un avvocato esperto di diritto matrimoniale.

      Con un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  40. MIRCO
    MIRCO dice:

    Salve sono in relazione da 4 anni ma non sono sposato lei e svizzera di cittadinanza e guadagna sui 5000fr a mese e io italiano di cittadinanza adesso dissocupato e quando ho lavorato guadagnavo meno di lei abbiamo una figlia insieme,ma adesso io voglio tornare in italia a vivere e lei rimane in svizzera a vivere e lei mi chiede il mantenimento della figlia ma io gli ho detto che non posso.come mi posso comportare in questo caso sono obligato a pagare il mantenimento anche se non vivo in svizzera e vivo in italia o come funziona
    Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      non è possibile fornire una risposta alla sua domanda senza poter esaminare nel dettaglio la situazione economica familiare. Di principio, il fatto di non avere ora dei redditi non esclude che lei sia tenuto a versare dei contributi di mantenimento per i figli, né il luogo di residenza incide su questo (ma incide sicuramente sul calcolo del suo fabbisogno minimo).

      Il suggerimento è di chiedere una consulenza. Tenga conto che, se si trova in una situazione di indigenza, nella procedura giudiziale potrà godere del gratuito patrocinio.

      Cordiali saluti.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  41. Vale
    Vale dice:

    Salve,
    Voglio separarmi da mio marito è divorziare. La convivenza è invivibile ancora non sono andata da unavvocato ho solo chiesto un appuntamento, posso comunque sbatterlo fuori di casa? L’appartamento è a nome mio!
    O devo aspettare la sentenza per buttarlo fuori?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      se ha contattato già un avvocato, è bene che rivolga a lui questa richiesta per evitare problemi. Di principio, sino a che non intervenga un’autorità giudiziaria o di polizia (ad esempio a seguito di violenza domestica) non è possibile allontanare il coniuge.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  42. Loredana
    Loredana dice:

    Buongiorno gentile Avvocato, vorrei sapere se con la separazione di fatto si può chiedere la tassazione separata. Abbiamo entrambi im permesso C. Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      è possibile chiedere la tassazione separata se i coniugi non vivono più in una comunione spirituale, corporea ed economica (c.d. comunione di tetto, di tavola e di letto). In assenza di una pronuncia del giudice, l’onere della prova spetta ai coniugi contribuenti.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  43. Franco
    Franco dice:

    Buonasera Avvocato, Sono cittadino Italiano di 66 anni, in Svizzera da 60 anni; pensionato con permesso C.
    Mi sono sposato nel 1999 con una cittadina Svizzera. Stiamo pensando a una separazione legale. Abbiamo una separazione dei beni già dai tempi del matrimonio. Io ho alcune pendenze debitorie vecchie e probabilmente già prescritte. Dovendo uscire di casa (la casa è di mia moglie) mi sarà difficile trovare alloggio proprio per queste pendenze. Posso rimanere a casa di mia moglie fintanto che non trovo un alloggio? Ai sensi della legge risulto comunque separato? Grazie per la sua risposta.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      la separazione richiede che venga interrotta la comunione domestica, dunque è necessario che uno dei due coniugi esca dall’abitazione familiare. Per la seconda domanda, la risposta dipende dalla procedura a cui farete ricorso. Vi suggerisco di rivolgervi ad un legale che potrà consigliarvi al meglio su ogni aspetto.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  44. Corinn
    Corinn dice:

    Egregio Avvocato
    Mi rivolgo a voi prima di combinare un casino.
    Io e mio marito abbiamo entrambi il bewiligung C, un bimbo di 8 anni.
    Mio marito a un stipendio lavorando al 100%, io al 60%.
    Abitiamo in un appartamento in affitto.
    Se mi decido a divorziare l’appartamento attuale a chi rimane? Io penso a me dato che nostro figlio rimarrà con me. Lui dovrebbe pagarmi l’affitto? visto che io non posso pagare o cercare un’altro appartamento. Tengo da precisare che se mi deciderò ad andare avanti chiederò un divorzio per colpa di mio marito.
    Le spese a carico di chi sono?

    La ringrazio.
    Cordiali saluti

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      da quanto riferisce si evince una situazione complessa, che va gestita con molta prudenza e professionalità. Una risposta su questo blog risulterebbe riduttiva e persino fuorviante.

      Le suggerisco vivamente di rivolgersi con urgenza ad un avvocato della sua città che sia esperto di diritto di famiglia.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  45. Hanna
    Hanna dice:

    Egregio avvocato,
    Sono separata di fatto dal 2016. Da un anno mio marito e in casa anziano. Abbiamo una casa che è intestato solo a mio marito. Abbiamo vissuto lì per 40 anni. Abbiamo 2 figlie. Adesso per far fronte alla grande spesa per la casa anziani proviamo a venderla.
    Domanda: se si arriva a venderla, o alla morte di mio marito, ho diritto alla metà?
    Cordiali saluti e grazie
    Hanna

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      per poter rispondere alla sua domanda è necessario sapere quale sia il vostro regime matrimoniale dei beni, quando è stata acquistata la casa da suo marito, la provnienza dei soldi con la quale è stata comprata, ecc. Si tratta di una questione che non può essere risolta in questa sede, le suggerisco di rivolgersi ad un avvocato o a un Notaio.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  46. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno egregio avvocato, grazie per dedicare il tempo di rispondere alle domande di chi è coinvolto in simili situazioni.
    Sono separato legalmente e ora percepisco AVS perché sono pensionato.
    Quando mia moglie raggiungerà i 64 anni riceverà anche lei l’AVS, in quel caso ci sarà uno splitting delle reciproche AVS o ciascuno manterrà la sua?

    Grazie mille,
    Cordialmente,
    Stefano

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      verrà effettuato lo splitting. In ogni caso, le consiglio di consultare l’Istituto cantonale di riferimento che le darà la risposta certa relativa al suo caso (qui per maggior informazioni: https://www.ahv-iv.ch/p/1.02.i)

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  47. Chiara
    Chiara dice:

    Buongiorno avvocato,
    ho il seguente quesito: sono sposata dal 2009 in italia con regime di separazione dei beni, trasferita e domiciliata in svizzera tedesca dal 2010.
    Nel 2018 ho acquistato la casa dei mie nonni a Milano con un mutuo cointestato con mio marito per i 2/3 del valore e 1/3 mi è stato donato da mia mamma (donazione con permuta).La casa è intestata solo a me con nessun vincolo e il mutuo pagato interamente da me. In caso di divorzio questa proprieta deve essere venduta (cosa che mi intima di fare) per forza e divisa a metà? ha rilevanza che sia una proprieta di famiglia?
    come possono coesistere si la regola della separazione dei beni, per la quale nn avrei diritto ad una quota di mantenimento e la regola della divisione degli acquisti dopo il matrimonio?
    Grazie e buona serata

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      al momento del divorzio si procederà alla regolazione dei vostri rapporti di dare e avere, in quella sede si dovrà verificare se e quali siano i crediti e i debiti che voi coniugi potete vantare l’uno verso l’altro. Un’esame nello specifico del suo caso potrà fornire risposta a questa questione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  48. Marta
    Marta dice:

    Buonasera avvocato,
    sono in corso di separazione in svizzera ma.mi sono sposata in italia in regime di separazione di beni.
    Attualmente sono in disoccupazione e in difficoltà a trovare un nuovo lavoro. Mio marito guadagna tre volte quel che è il mio assegno di disoccupazione,
    la mia domanda è: ho diritto ad una parte di sostentamento come moglie oltre che al riborso delle spese dei figli?
    Il regime di separazione di beni si applica anche in svizzera?
    Grazie dell’attenzione e buona settimana
    M.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      le questioni che solleva possono trovare risposta unicamente all’interno di un consulto legale, perché è necessario verificare lo stato della procedura di separazione ed analizzare la situazione economica dei familiari. Le suggerisco quindi di rivolgersi subito ad un legale. Di principio, comunque, all’interno della separazione deve essere garantito a tutti i membri lo stesso tenore di vita durante la vita insieme.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      le questioni che solleva possono trovare risposta unicamente all’interno di un consulto legale, perché è necessario verificare lo stato della procedura di separazione ed analizzare la situazione economica dei familiari. Le suggerisco quindi di rivolgersi subito ad un legale, rispettivamente di porre queste domande all’avvocato che la sta patrocinando. Di principio, comunque, all’interno della separazione deve essere garantito a tutti i membri lo stesso tenore di vita durante la vita insieme.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi

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