Multe in Italia: per i domiciliati all’estero il termine di prescrizione della notifica è di 360 giorni. Cosa e come fare per impugnare quelle fuori termine.
Nell’ipotesi di una violazione del codice della strada in Italia da parte di soggetti domiciliati all’estero, per la notifica della contestazione è previsto un termine di prescrizione diverso da quello ordinario vigente per chi è domiciliato nel territorio italiano.
L’art. 201 del Codice della strada italiano (decreto legislativo n. 285 del 30 aprile 1992, successivamente più volte modificato) prevede infatti che, qualora la contestazione della violazione non possa essere effettuata immediatamente, debba avvenire:
- entro 90 giorni dall’accertamento per i soggetti residenti in Italia;
- entro 360 giorni dall’accertamento per i soggetti residenti all’estero.
La differenza di tempi è data in ragione della necessità di procedere a più gravose ricerche per individuare l’esatto indirizzo dello straniero ed ai maggiori tempi per la consegna postale del verbale.
Oltrepassati tali termini, ossia se la notifica della violazione avviene oltre il termine di legge, la contestazione diventa nulla. Così dispone infatti il 5° comma dell’art. 201 CdS: “L’obbligo di pagare la somma dovuta per la violazione, a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria, si estingue nei confronti del soggetto a cui la notificazione non sia stata effettuata nel termine prescritto”.
1. Alcune precisazioni.
Allorquando una persona residente (=”domiciliata” per il diritto svizzero) all’estero riceve una contestazione di violazione del codice della strada italiano, deve verificare:
- la correttezza di tutti i dati identificativi del veicolo e del proprietario;
- la correttezza dell’indirizzo;
- la presenza della spiegazione del motivo per cui non è stato possibile procedere a contestazione immediata (a meno che questi non siano legalmente presunti, come nei casi indicati dal comma 1-bis dell’art. 201 CdS);
- la data del verbale;
- la data di notifica del verbale.
A quest’ultimo riguardo, è bene chiarire due aspetti importanti.
In primo luogo, secondo il diritto italiano il dies a quo (il giorno a partire dal quale si comincia a computare il termine dei 360 giorni) è quello “dell’accertamento”: non si tratta, quindi, della data della violazione rilevata, quanto piuttosto della data in cui è avvenuto l’accertamento. In altre parole, è la data di redazione del verbale di accertamento, che di regola coincide con quella della violazione (così ha anche di recente puntualizzato il Ministero dell’Interno con la nota n. 0016968 del 7 novembre 2014), ma in alcuni eccezionali casi se ne discosta di un certo tempo: ciò accade, ad esempio, quando l’autoveicolo oggetto della contestazione è in leasing, occorrendo quindi una dichiarazione dell’ente proprietario sulle generalità del locatario; discorso simile per le auto a noleggio. In quest’ultimi casi, peraltro, occorre tenere conto del fatto che l’amministrazione ha 90 giorni di tempo per inoltrare la richiesta di informazioni alla società di leasing/noleggio, che deve rispondere nei successivi 60 giorni.
Secondariamente, in relazione al dies ad quem (il giorno in cui scade un termine legale, nel nostro caso i 360 giorni), bisogna tener conto che la data di notifica del verbale è quella in cui è stato presentato il plico all’ufficio postale italiano e non quella di effettiva ricezione all’estero da parte del destinatario.
Una volta ricevuto un verbale di contestazione di violazione al CdS, quindi, il destinatario deve verificare la data di partenza dall’Italia della raccomandata a.r. Ciò potrà essere fatto tramite l’apposito servizio on line di Poste Italiane spa.
2. Cosa fare in caso di contestazione nulla.
Qualora, all’esito dei vari controlli sopra indicati, effettivamente la contestazione debba considerarsi nulla per via del superamento dei termini di prescrizione imposti dalla legge, occorre procedere con la contestazione della multa.
In mancanza di contestazione nei termini di legge, infatti, la multa diviene definitiva e può costituire titolo per l’esecuzione, anche all’estero.
Le modalità di contestazione sono due:
- ricorso al Giudice di Pace del luogo della violazione entro 30 giorni dalla notifica del verbale;
- ricorso al Prefetto del luogo della violazione entro 60 giorni dalla notifica del verbale.
In questo caso per notifica del verbale si intende la data di effettiva ricezione all’estero della raccomandata di contestazione. I termini di impugnazione sono perentori e non prorogabili.
I due tipi di ricorso sono diversi nella loro natura e nei poteri che la legge riconosce al ricorrente: con il ricorso al Giudice di Pace possono essere fatti valere tutti i motivi di nullità del verbale (da quelli formali a quelli sostanziali), con il ricorso al Prefetto possono essere fatti valere esclusivamente i vizi formali del verbale.
Davanti al Giudice di pace la procedura è giudiziale, con tutte le garanzie di difesa e terzietà che ne consegue: in caso di vittoria il giudice può riconoscere il rimborso delle spese legali affrontate.
Davanti al Prefetto la procedura è amministrativa, in quanto la Prefettura è l’organo superiore delle amministrazioni locali: in caso di vittoria non vengono riconosciuti rimborsi di alcun tipo, mentre in caso di rigetto del ricorso la multa è automaticamente raddoppiata nel suo valore.
In entrambi i casi, il ricorso deve esplicitare i motivi della nullità (nel nostro caso, la prescrizione della sanzione) e deve essere accompagnato dall’originale del verbale unitamente alla busta raccomandata con il quale è stato notificato.
La decisione avviene in tempi medio-lunghi nel caso del Giudice di Pace – a seconda del carico giudiziario dell’Ufficio interessato – ed in tempi relativamente brevi nel caso del Prefetto.
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In considerazione della complessità della normativa italiana e del carattere formale delle procedure di contestazione, sia giudiziale che amministrativa, è generalmente consigliato rivolgersi ad un legale esperto del settore.
Nel link che segue è possibile leggere l’intervista sull’argomento fatta all’avv. Marco Ciamei dal settimanale ticinese “Il Caffè” nel mese di febbraio 2015:
http://epaper2.caffe.ch/ee/ilca/_main_/2015/02/01/009/ilca-_main_-2015-02-01-009.pdf
Avv. Marco Ciamei
(© diritti riservati)
Riferimenti normativi:
Decreto legislativo n. 285 del 30 aprile 1992
Cassazione civile, sezione VI, ordinanza n. 18574 del 3 settembre 2014
Cassazione civile, sezione Lavoro, sentenza n. 7681 del 2 aprile 2014
nota del Ministero dell’Interno n. 0016968 del 7 novembre 2014
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Lo Studio Legale Ciamei si occupa di tali questioni ed è disponibile ad essere contattato.
Buongiorno Avvocato.
Sono un italiano residente in repubblica Ceca, ma rientrato in Italia per qualche mese per questioni di lavoro. Naturalmente in qs periodo sto circolando con la mia auto targata ceca . Il mio vicino mi ha avvertito che nella mia cassetta della posta in repubblica Ceca c’è una ricevuta di 6 raccomandate dall’Italia. Io credo che siano multe, ma trovandomi in Italia non posso andare a ritirarle alla posta. In questi casi come funziona?
Egregio signore,
per il diritto italiano la notifica si considera effettuata decorso il termine di giacenza di 10 giorni, a partire dal decorso di tale termine decorrono quelli per il ricorso. Non conosco la prassi della Repubblica Ceca invece sulla conservazione della raccomandata presso l’ufficio postale.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Salve avvocato le volevo chiedere,
Ho ricevuto un verbale in data 09/04/2019 il verbale risale al 19/05/2018 preso a cremona da un autovelox , avevo le targhe tedesche con residenza in italia ma domicilio in germania , devo pagarlo? Grazie mille
Egregio signore,
dal punto di vista legale, come specificato nell’articolo, deve verificare la data di accertamento della violazione e la data di deposito della raccomandata all’ufficio postale italiano. Tra questi due termini non deve trascorrere più di 360 giorni, in caso contrario interviene la decadenza e lei è legittimato a proporre ricorso al Giudice di pace (30 giorni) o alla Prefettura (60 giorni) per far annullare la contestazione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Gentile Avv. Ciamei,
grazie mille intanto per le informazioni come sempre utilissime!
Vorrei un suo parere in merito ad una multa ricevuta nel Regno Unito dal mio partner inglese, con raccomandata a/r, per una infrazione al codice della strada (circolazione in ZTL), compiuta con vettura a noleggio nell’ Ottobre 2016 in Italia.
Data infrazione: 8/10/2016, comune Bellagio.
La società di autonoleggio mi ha informata di aver ricevuto la notifica del verbale il 20/12/2016 e mi ha inoltrato una lettera datata 14/2/2017 dove la stessa comunica alle autorità i dati del conducente, il mio partner inglese.
Il mio partner ha ricevuto quindi racc. a/r in data 4/12/2017 da parte di società di recupero crediti italiana, la quale tra l’altro indica come data accertamento 23/2/2017 ma NON contiene alcun allegato con verbale, rilevazioni fotografiche, etc., insomma che provino la data dell’accertamento.
Abbiamo finora ignorato le lettere.
Il giorno 16/4/2019 riceviamo questa volta da societa’ di recupero crediti inglese una lettera contenente “notifica formale di recupero credito”, pari al doppio dell’importo originale (ora 215 sterline..).
Sono stati superati i termini di legge di 360 giorni o possono ancora richiedere questo importo?
Cosa potremmo fare?
Roberta
Buongiorno,
da ciò che scrive sembra che l’amministrazione abbia rispettato i termini di legge. Rammento la necessità di un consulto con un esperto per una risposta sicura in tal senso.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Gentile avvocato,
Ho ricevuto una multa tempo fa di 90.70 euro con raccomandata mai ritirata. Nivicredit si è rivolta al giudice di pace di Como e la multa si è trasformata in 199 euro più spese d’avvocato che arrivano a 330 euro. Mi devo presentare il 20 maggio. Posso contestare le spese? Oltretutto nella convocazione c’è scritto un generico 20 maggio senza che sia indicato l’orario….
Gentile Signora,
dovrebbe verificare con un legale se sono adempiute tutte le condizioni per la validità della contestazione. Sembrerebbe che quest’ultima sia stata regolarmente notificata, eventualmente le suggerisco di contattare l’avvocato che ha in mano la pratica e concordare con quest’ultimo l’importo del pagamento, così da chiudere la vertenza giudiziale.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Gentile Avvocato.
Vivo in UK e mi e’ appena stata notificata una multa per velocità risalente a Giugno 2018 con la mia auto inglese nel tratto Rocca Imperiale (CS). Sono iscritto all’aire e residente in UK.
Posso chiederle cosa potrebbe succedere se non pago la multa?
Grazie infinite
Buongiorno,
non conosco i rapporti tra Italia e Inghilterra, segnatamente se vi sia o meno una convenzione tra i due Paesi per l’esecuzione delle sanzioni amministrative. Posso dirle che, se non paga la contravvenzione e non si oppone, quando si reca in Italia e incorre in un controllo di Polizia, potrebbero chiederle il pagamento immediato della sanzione maggiorata (anche sensibilmente), pena il sequestro del veicolo.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Gentile Avvocato,
Io risiedfo da circa 30 anni in America e periodicamente vengo a Milano per visitare la famiglia.
Nel giorno 27 settembre 2017 sono entrato senza accorgersi in una zona pedonale a Milano alla guida di una auto a noleggio.
Ho ricevuto 5 giorni fa una nota di pagamento di 70.4€ dalla Polizia del comune di milano.
La data di accertamento e 30 gennaio 2018.
La data di spedizione della contravvenzione e il 23 Aprile 2019, ben oltre i 360 giorni previsti.
La lettera è stata inviata tramite swiss post asendia, ha un codice a barre ma non ha ricevuta di ritorno.
Vorrei un consiglio su come procedere. Fare la pratica col giudice di pace costa quasi come la multa, e con il prefetto corro il rischio del raddoppio.
Sarebbe possibile ignorare il tutto visto che non è stata mandata per raccomandata e con ritardo ben oltre i 360 giorni.
La ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Franco Bernardi
Egregio Signore,
il termine per la notifica viene prorogato nel caso in cui l’autovettura fosse a noleggio. In questo caso deve verificare quando hanno spedito la contestazione alla società di noleggio e quando quest’ultima ha risposto all’Ente fornendo i suoi dati. Verosimilmente i termini sono stati rispettati.
Quanto all’utilizzo della società Swiss post asendia, è necessario verificare se si tratta di società con autorizzazione ministeriale. In caso positivo, la notifica è data; in caso negativo, la notifica è come se non avvenuta.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Grazie mille per la velocissima risposta!
Un cordiale saluto
Franco Bernardi
Buongiorno avvocato,
oggi 6.6.2019 ho ricevuto notifica per un’infrazione (alta velocità) a Milano. Timbro postale italiano 30.05.2019.
Auto a noleggio e io sono residente a ZH. Data di infrazione 11 maggio 2017. Data di accertamento 14.9.2018. Il lasso di tempo tra infrazione ed accertamento mi sembra esagerato. Vi è base giuridica per un ricorso?
Cordialmente
Egregio signor Vito,
al fine di poterle fornire una risposta più precisa, sarebbe necessario visionare il verbale di contestazione e, al limite, effettuare un accesso agli atti. Consideri infatti che, quando vi è un noleggio, l’Amministrazione ha 90 giorni di tempo per notifica la contestazione alla ditta di noleggio, quest’ultima ha 60 giorni di tempo per rispondere, quindi l’Amministrazione ha 360 giorni di tempo per notificarle il verbale. Dunque, consideri 510 gg (90+60+360).
Nel suo caso, i termini appaiono a prima vista superati e quindi lei potrebbe presentare ricorso.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Grazie mille per la celere risposta avvocato. Sono 90 gg anche se la ditta di noleggio è in Svizzera? Il codice della strada mi sembra un poco vago sul tema …. un cordiale saluto.vm
Se la ditta di noleggio è in Svizzera ritengo debba considerare un termine di notifica come segue: 360 + 60 + 360.
Cordialmente.
Avv. Marco Ciamei
Grazie…allora mi tocca pagare…
Buongiorno avvocato
Sono iscritto all’Aire( Germania) comune di provenienza Olbia.
Ad Olbia ho lasciato un’autovettura intestata a me con targa italiana, che i miei genitori usano per classiche commissioni familiari.
Oggi in data 08.06.2019 tramite posta semplice senza firma ho ricevuto due avvisi di pagamento con tariffa ridotta del 30% pari a 101,70 l’una, inviata in data 03.06.2019 dalla società nivi credit srl, la quale mi notifica due accessi vietati alla ztl del centro, una in data 05/02/2018 accertata il 18/03/2018, mentre l’altra 19/02/2018 accettata 19/04/2018. Ora credo che i 360gg siano già ampiamente superati, di conseguenza immagino che ci siano tutte le condizioni per contestare le multe.
Le mie domande di preciso sono tre:
1)prima di effettuare la contestazione devo aspettare che mi arriva il verbale senza le misure ridotte?
2)esiste un ulteriore proroga di questi 360gg nel caso in cui un corpo di polizia locale si affidi ad un’agenzia esterna per effettuare il recupero credito dei proprietari di auto all’estero?
3) Essendo io non alla guida del veicolo , c’é la possibilità di dichiararlo alla polizia locale per esentarmi dal pagamento(in questo avviso di pagamento non c’é la parte dove si può dichiarerà un’altra guidatore)?
La ringrazio in anticipo per una eventuale risposta
Egregio signore,
è innanzitutto necessario che verifichi la data di spedizione delle contestazioni alla posta italiana da parte dell’ente comunale, poiché è quella la data ad quem per il calcolo dei 360 giorni. Qualora i termini risultassero superati, lei deve presentare ricorso o al Giudice di pace entro 30 giorni o alla Prefettura entro 60 giorni. Non deve aspettare ulteriori comunicazioni, deve procedere con l’impugnazione.
Non esistono proroghe nei termini e non c’è possibilità di esenzione per il fatto che lei non guidava, se non per l’eventuale decurtazione dei punti dalla patente.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Gentile avvocato Ciamei,
anzitutto complimenti per il suo blog e la sua professionalità. Vorrei sottoporle anch’io il mio caso ed avere se possibile un suo cortese consiglio.
Vivo in Australia con il mio partner australiano, lui è nato e cresciuto qui ma è figlio di emigrati italiani e ha doppia cittadinanza. A Natale siamo venuti in Italia per le vacanze e abbiamo noleggiato una macchina a Bologna per girare nei dintorni. Precisamente lui ha noleggiato e guidato a suo nome la macchina.
A Modena seguendo le indicazioni del navigatore ha percorso una strada entrando nella zona ZTL, senza renderci conto dell’infrazione che stavamo commettendo. Ci è stato, poco dopo, segnalato l’errore che avevamo commesso da una signora alla quale avevamo chiesto informazioni. Ovviamente siamo subito usciti e abbiamo lasciato la macchina pagando il parcheggio.
Oggi il mio partner ha ricevuto qui all’indirizzo australiano una lettera di notifica della multa.
data dell’infrazione: 11-01 2019 data di accertamento: 22-01-2019 dati del guidatore: 15-04-2019
A noi è arrivata oggi 29-07-2019. Le tempistiche a quanto ho letto nel suo articolo mi sembra siano state rispettate.
Sono un po’ dubbiosa e vorrei suoi chiarimenti sul metodo di notifica: abbiamo trovato nella nostra cassetta della posta una busta spedita con posta prioritaria airmail da PostNL ( equivalente di Nexive ho letto – https://it.wikipedia.org/wiki/PostNL) con ancora attaccata la ricevuta di ritorno, sulla quale non c’è nè una data di spedizione, nè un timbro, e neanche la firma di ritiro, in quanto il postino l’ha solamente lasciata nella buca.
———
To complete at office of posting:
Office of posting: campo vuoto – Date: campo vuoto
Addressee of the item: Compilato con il nostro indirizzo australiano
Registered No. of item: Compilato con un Codice di lettere e numeri (lo stesso riportato con un codice a barre sul verbale)
To sign on place of destination:
Date: campo vuoto – Signature: campo vuoto
Name of recipient in capital letter: campo vuoto
*This advise may be signed by the addressee or, if the regulations of the country of destination so provide, by another authorized person
——-
Return to: Int. Antwoordnummer 3072
3109 VA Schiedam
The Netherlands
Mi chiedo è una notifica valida? senza un timbro di spedizione o una data? tanto meno una firma? come si calcolano i tempi di notifica?
La lettera del verbale ha una data a piè pagina del 08/07/2019. Noi l’abbiamo ricevuta oggi 29/07/2019. Che prove abbiamo? e che prove hanno che è stata notificata?
Le modalità di pagamento dicono Entro 5 gg: 88,60 euro – Dal 6°gg a 60 gg – 113,50 euro – Massimo 197,00 euro.
Ma da quale data si calcolano?
Cosa mi consiglia di fare? considerarla non notificata?
Altrimenti sinceramente vorrei provare a contestarla sulla base del fatto che il cartello presente a segnalare la ztl non è sufficientemente visibile, di dimensioni troppo ridotte e assolutamente non comprensibile per un turista straniero. E’ posto lateralmente e se non si è della città si fa fatica a vederlo. (https://www.google.com/maps/@44.6428838,10.9210971,3a,60y,40.84h,79.7t/data=!3m6!1e1!3m4!1sO45mQaZmfZAWdkDtsZCT0A!2e0!7i13312!8i6656)
Ho letto che ci sono stati dei precenti a riguardo in cui il Giudice di Pace ha accolto i ricorsi (http://www.brindisireport.it/cronaca/ztl-a-Brindisi-giudice-di-pace-annulla-multe-cartelli-troppo-piccoli-non-visibili.html). Ho inoltre conservato il ticket del parcheggio in cui abbiamo parcheggiato la macchina subito dopo essere usciti, che riporta l’orario 15:58 e la targa dell’auto. L’orario dell’infrazione segna 15:43.
Pensa che con questi elementi possa valere la pena tentare un ricorso?
O invece di queste due ipotesi sarebbe più saggio semplicemente pagare??
Grazie in anticipo per la sua disponibilità e se saprà risolvere questo dilemma!
Gentile signora,
la validità della notifica è dubbia, anche se non mi è possibile fornirle una risposta precisa, atteso che si tratta di questione nuova e non (a quanto mi risulta) affrontata dalla giurisprudenza. Piuttosto potrebbero esserci gli estremi per una contestazione con riferimento alle caratteristiche del cartello di segnalazione della ZTL. Dovrà procedere con ricorso al Giudice di pace entro 30 giorni.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio avvocato, buongiorno.
In data odierna ho ricevuto dalla Creditreform Romandie GNT SA due notifiche di pagamento, con bollettini acclusi, per altrettante multe da non specificate infrazioni commesse in Italia. Le multe sono del 17.3.2018 (229.32 + spese e interessi = 404.80) e del 17.6.2018 (627.32 + spese e interessi = 896.70). Sono in attesa di spiegazioni da parte della Creditreform riguardo le infrazioni effettive e le date di notifica. Io non ho mai ricevuto nulla, ma da quanto ho capito se una raccomandata è stata spedita dall’Italia e mai ritirata si considera comunque ricevuta, giusto? Comunque sia, a parte la consistenza degli importi, mi sembra esorbitante l’incidenza delle spese + interessi. Vero che è passato molto tempo, ma io non ne sapevo nulla. Anche ammesso che la consegna sia stata effettuata nei termini di prescrizione, posso far valere la buona fede e pagare solo gli importi delle multe senza gli interessi di mora?
Preciso che sono residente in Svizzera con doppio passaporto italiano e svizzero.
Egregio signore,
le confermo che la sanzione si considera notificata qualora sia stata inviata all’indirizzo ufficiale del destinatario e sia spirato il termine di giacenza postale. Le suggerisco di rivolgersi subito all’ente che ha elevato la contravvenzione, chiedendo a loro la prova della notifica: in questo modo non rischia di far decorrere il termine per il ricorso (30 giorni al Giudice di pace, 60 giorni al Prefetto).
Quanto agli interessi e alle spese, i primi sono dovuti, mentre i secondi solo se giustificati (sono giustificate le spese postali e non altro).
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Today we received a registered letter stating we committed a traffic offense on 28 Sept 2018. The letter is dated 16-09-2019 but was sent through Int. Andwoordnummer 3072, 3109VA Schiedam, The Netherlands. It was registered ther on 24 Sept 2019 and delivered today, 25 Sept. 2019. This is more than 360 days since the traffic offense was committed. I take it this means the fine is no longer valid? What should we do, respond to this letter? If so, how? Unfortunately we do not know how to speak or write Italian. I’ve translated this using Google Translate, hope you can understand it. Thank you very much in advance for your time!
Caro avvocato,
Oggi abbiamo ricevuto una lettera raccomandata in cui si afferma che abbiamo commesso un reato il 28 settembre 2018. La lettera è datata 16-09-2019 ma è stata inviata tramite Int. Andwoordnummer 3072, 3109VA Schiedam, Paesi Bassi. È stato registrato il 24 settembre 2019 e consegnato oggi, 25 settembre 2019. Sono trascorsi più di 360 giorni da quando è stata commessa la violazione del traffico. Lo prendo questo significa che la multa non è più valida? Cosa dovremmo fare, rispondere a questa lettera? Se é cosi, come? Purtroppo non sappiamo parlare o scrivere italiano. L’ho tradotto utilizzando Google Translate, spero che tu possa capirlo. Grazie mille in anticipo per il tuo tempo!
Dear Sir,
you have to consider that prescription term starts from the date of registration and finishes to the date of post delivering (to post office in Italy, non to you). In your case the prescription term is probably allowed. However, if you want to send petition, you must contact a italian lawyer.
Sincerely.
Avv. Marco Ciamei
Buogiorno Avvocato , avrei da porle una domanda , mia figlia nel 2011 ha preso una multa sul treno per non aver pagato il biglietto (causa ritardo da parte sua ) la multa era di euro 36,60 , adesso e arrivata una notifica da parte di Equitalia che vorrebbero la somma di 278,89 euro , ci tengo a precisare che nel frattempo mia figlia si e trasferita in Egitto, dove si e sposata e dove vive . E obbligata a pagare questa sanzione ? Visto anche gli anni intercorsi , non è caduta in prescrizione ? Cordiali saluti
Andrea .
Egregio signore,
non mi è possibile fornire risposta puntuale alla sua domanda, poiché non conosco il diritto vigente in Egitto. Se la sanzione è stata irrogata in Italia, secondo il diritto italiano è di principio dovuta, salva la possibilità di impugnarla nei tempi e nei modi previsti dal medesimo diritto italiano.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno,
in data odierna abbiamo ricevuto una multa datata 31/10/2019 per un mancato pedaggio avvenuto il 17/01/19. Dobbiamo pagare il mancato pedaggio o visto che sono trascorsi più di 90gg dobbiamo richiedere l’annullamento della sanzione al Giudice di Pace o al Prefetto?
La ringrazio per la Sua disponibilità
Cordiali saluti
Beatrice
Buongiorno,
se lei è residente in Italia, appurato il superamento dei 90gg dalla data dell’accertamento alla data di consegna della notifica all’ufficio postale (non la data in cui avete ricevuto voi la raccomandata), le suggerisco di fare ricorso al Prefetto, trattandosi di questione di immediata soluzione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avv. Ciamei, il mio credo che sia un caso limite. Sono un cittadino italiano da sempre residente in Italia. Ho ricevuto due giorni fa una lettera (scritta il 25 Ottobre 2019) dalla Società Nivi, nella quale mi si contesta un mancato pedaggio risalente a quasi 8 anni fa !!!! Con pagamento di tutto il tratto autostradale italiano fino al Casello di uscita Torino Nord, perché a loro non risulta nessun casello di ingresso !! Leggendo on-line le disavventure di molti altri utenti, credo di aver capito il tipo di errore che può capitare spesso con la Nivi. Se un automobilista esce da un casello lungo una corsia multifunzione ( telepass + contanti + carte ) e per qualunque motivo sosta più dei tempi normali ( perché magari non trova i soldi o il bancomat non funziona ) o richiede l’intervento di un operatore….il sistema automaticamente rileva un’attività sospetta e scatta foto o video dell’automobile e salva i dati per un tempo indefinito. Preciso che io non avevo all’epoca il Telepass e quindi non può esservi stato un disguido tecnico riconducibile a me. Sono sicuramente entrato da un casello col classico biglietto, sono uscito pagando in contanti o col bancomat ma probabilmente ho avuto qualche ritardo e si è messa in moto la “macchina infernale”. Io li ho contattati via telefonica e via mail per chiede le prove,ma prima di leggerLa ero comunque sereno perché pensavo che si fossero ampiamente superati i termini di prescrizione. Invece leggendola ho appreso che i tempi si calcolano a partire dall’accertamento del fatto…e qui sorge il mio dubbio per il quale Le scrivo. Se per ACCERTAMENTO si intende il momento in cui un operatore ha analizzato le presunte prove contro di me, allora in teoria io potrei ricevere delle sanzioni per fatti compiuti 40 anni fa, con le prove tenute chiuse in un cassetto fino a pochi giorni fa, quando un operatore ha iniziato a visionarle. Dal momento che in questo caso la registrazione del mio passaggio è avvenuta in automatico tramite un evento sospetto che ha fatto scattare una registrazione e un salvataggio dati, non dovrebbe a rigor di logica essere quello il momento dell’accertamento ? E in ogni caso io a distanza di 8 anni come potrei mai produrre prove a mia discolpa ? Non ho la ricevuta, non ho più il c/c bancario presso la banca che usavo all’epoca per i pagamenti fastpay…non ho più nulla…e non ho la benché minima memoria di ciò che accadde, con buona pace dell’operatrice telefonica che ha avuto il coraggio di chiedermi “lei da quale casello era entrato ?” . Incredible ma vero ! Cordiali Saluti e Grazie
Egregio signore,
il mancato pedaggio va notificato al contravventore entro 90 giorni dall’accertamento, 360 in caso di residente all’estero. Ma la violazione in quanto tale deve essere fatta valere entro un limite massimo di 5 anni. Dunque, nel suo caso, la prescrizione non sembra più in dubbio.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno avvocato,
Ho ricevuto una ingiunzione di pagamento relativamente ad un multa presa 4 anni fa (2014). Premetto che mi sono trasferito in Inghilterra per 4 anni e da poco sono rientrato sebbene non abbia ancora spostato la residenza, ma avendo lavorato più di 6 mesi in Italia la mia residenza fiscale credo sia stata automaticamente passata in Italia.
In particolare,
Nel 2014 Poco dopo che la multa mi è stata recapitata nell’ ultimo indirizzo di residenza in Italia (Bologna) sono partito per l’ U.K.
In realtà avevo lasciato Bologna già un mese prima della partenza, per questo non ho mai avuto la possibilità di prendere la multa alle poste, inoltre non avevo più nulla che mi legava a Bologna, per cui non sono mai più andato lì. I miei parenti e affetti ce li ho a Milano, Roma e Salerno: uniche città visitate durante la mia permanenza all’estero.
Dopo quasi 6 anni, e cioè poco tempo fa (immagino appena è risultato che all’agenzia dell’entrate la mia residenza fiscale è passata automaticamente in Italia) mi arriva l’ingiunzione di pagamento relativamente a quella multa.
Due domande quindi:
1 Sarebbe lecito perlomeno contestare almeno l’ingiunzione di pagamento?
2 Essendo passati oltre 360 giorni dal momento in cui mi è stata contestata la multa, posso ritenere che quella multa debba essere annullata? In tal caso basterebbe il ricorso soltanto per l ingiunzione o anche al prefetto/giudice di pace?
Egregio signore,
spero di aver compreso bene la domanda. Se la notifica della multa è avvenuta nel rispetto del termine di decadenza indicato dalla legge, il termine di prescrizione per la sua esazione è di 5 anni. Nel suo caso sembra che l’amministrazione abbia agito correttamente, ma solo un esame attento delle carte potrà fornirle una risposta sicura.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Salve avvocato, grazie mille della risposta.
Rettifico quanto scritto sopra: questa multa mi è stata recapitata il 26/4/15.
Stando quindi a quello che dice ora, la multa non dovrebbe essere caduta in prescrizione perchè dal 26/4/15 sono passati 4 anni e 8 mesi, dunque meno di 5.
Mi conferma che il ragionamento è giusto?
In ogni caso io sono stato assunto da una azienda in UK e quindi ho iniziato a contribuire dal 7/4/15. Mi sono, però, trasferito il 4/5/15 (il primo mese ho fatto una formazione in Italia). Sembra, poi, che risulti residente a Londra soltanto dal 7/7/2016. Premesso che, per mia mancanza, ho comunicato il cambio trasferimento con AIRE forse a Febbraio 2016, ovvero purtoppo molto tempo dopo l’effettivo trasferimento; ricordo esattamente, che al momento della richiesta di iscrizione AIRE ho comunicato che mi ero trasferito in UK il 4/5/15, ma probabilmente questa data non è stata presa in considerazione e l’inserimento AIRE (e conseguente trasferimento residenza) è avvenuto molto tempo dopo.
Potrebbe ciò costituire punto di forza per fare un ricorso almeno sull’ingiunzione e farsi togliere almeno la mora e gli interessi?
Utilizzando il buon senso, è evidente che l’ingiunzione non è giusta, in quanto avrebbero dovuto mandarmi la multa in Inghilterra, dato che non risultavo effettivamente domiciliato a Bologna, nè mai ho ri-avuto la possibilità di ritornare li.
Alla luce di questi fatti, crede che mi abbiano notificato giustamente la multa, rispettando i termini di decadenza indicati dalla legge (che poi effettivamente contano dal punto di vista legale,per un eventuale ricorso)?
Buongiorno Avvocato,
sono cittadina svizzera residente in Svizzera.
Ho ricevuto Avviso di pagamento da Polizia Locale Cernobbio del 27.01.2020: infrazione 06.maggio.19, data accertamento 06.maggio.19.
Dopo 360 gg da data accertamento, la multa sarebbbe prescritta. Ma nel caso di notifica di violazione dopo 360 gg dalla data accertamento, devo comunque fare ricorso al Prefetto o al Giudice di pace?
Cosa succede se ignorassi il tutto?
La cifra nell’avviso è di euro 59,18. Che cifra posso aspettarmi quando arriverà la notifica?
Se arrivasse la notifica entro 360 gg dall’accertamento, quanto tempo avro’ per pagare? E se non volessi pagare quando sarà prescritto il tutto, dopo la notifica?
Grazie per la risposta.
Gentile signora,
dal 6 maggio 2109 al 27.01.2020 intercorrono meno di 360 giorni, per cui il termine di notifica è stato rispettato. Se non sono riscontrabili altri motivi di illegittimità il verbale è valido e la sanzione va pagata. L’ente italiano avrà poi 5 anni di tempo dalla notifica per procedere con l’incasso.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio Avvocato, forse ho spiegato male. L’avviso di pagamento è del 27.01.20
La notifica di violazione non mi è ancora arrivata.
Appunto chiedevo cosa dovrei fare nel caso passassero più di 360 giorni dalla notifica di violazione. Grazie & Saluti
Io sono un cittadino degli USA. Che succede se non pago il verbale fatto con una camera fotografica. Negli USA e’ stato considerato dalle corti che i verbali fatti con camere o telecamere violano i dritti civili dei cittadini. Io penso che non potendo contestare il verbale don dovrei essere obliato di pagare. Cosa pensate voi.. Grazie, Joe Saputo, San Diego California
Egregio signore,
non sono a conoscenza della normativa degli Stati Uniti e il suo caso meriterebbe un approfondimento in materia di diritto applicabile. Di primo acchito, però, mi sembra di poter dire che se la sanzione è stata irrogata in Italia si applichi il diritto di quest’ultimo Paese, dove il sistema indicato è legale.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avvocato,
il 3 di marzo 2020, con timbro postale Svizzero del 2 marzo 2020, la mia convivente Svizzera ha ricevuto 2 distinte lettere ( non raccomandate ) da una ditta di recupero crediti di Losanna.
Le vengono contestate 2 multe della Polizia Municipale di Torino del 03 marzo 2018 e 14 marzo 2018 di Chf 361.69 + eventuali spese e interessi per un totale di Chf 520.70 ( cito testualmente ) ognuna .
Gli interessi e le spese non vengono dettagliate.
Nelle lettere ci sono i numeri di riferimento delle multe, la targa, ma non è stato specificato altro ( dove esattamente sono state prese e per quale infrazione ).
Non ha mai ricevuto in precedenza nessuna raccomandata con verbali da Torino.
Ha telefonato alla Polizia Municipale di Torino e le hanno confermato che le multe sono reali ma non possono dare ulteriori informazioni.
Ha spedito una mail alla ditta di recupero crediti per avere dettagli piu’ precisi , senza avere risposta.
Ora le mie domande, a cui gentilmente attederei una risposta, sono:
sono passati piu’ di 2 anni deve comunque pagare?
puo’ una ditta di recupero crediti Svizzera chiedere del denaro per dei verbali che non ha mai visto senza dettagliare a cosa si riferiscono?
nel caso di dover fare ricorso, ma a chi ? A Torino o a Losanna?
possono essere richiesti spese ed interessi senza dettagliarli ?
Cordiali saluti e grazie
Egregio signore,
l’unica modalità per la ricezione delle contravvenzioni al codice della strada italiano sono mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Il Municipio non può rifiutarsi di darle informazioni sulla contestazione: la sua convivente ha il diritto di farsi trasmettere la contestazione originale e copia della busta raccomandata con la ricevuta di ritorno.
In mancanza, come nel suo caso, la multa è come se non ci fosse e la società svizzera non è autorizzata a incassare in Svizzera gli importi per sanzioni di un’autorità amministrativa italiana, pena la commissione di un reato. Men che meno può chiedere spese e interessi senza specificarli.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio avvocato, in data odierna ho ricevuto, mediante raccomandata A/R, una multa proveniente dall’Italia per aver transitato, in data 1.11.19, in una ZTL di una città italiana. Ovviamente non mi ero accorto della cosa, ma non per questo intendo contestare l’accaduto. Quel che contesto è l’importo. Infatti la multa ammonta a euro 58.10, ai quali se ne aggiungono altri 60 di spese. In altre parole, devo pagare più di spese che di multa. Ora, è giusto che debba pagare io l’inefficienza della polizia italiana? La busta arrivava addirittura dall’Olanda e solo il cielo sa che giri abbia fatto. Ma questi sono problemi loro, non miei. Potrei rifiutarmi di pagare i 60 euro di spese e limitarmi all’importo della multa? Grazie e saluti.
Egregio signore,
lei può sicuramente chiedere all’Ente italiano una giustificazione dettagliata delle spese richieste. Dovrà provvedere a pagare solo le spese strettamente necessarie per la ricerca del suo nominativo/indirizzo e le spese di notifica (costo raccomandata, ecc.).
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio avvocato, grazie mille per la cortese ed esauriente risposta.
Saluti.
Giorgio Loi
Buongiorno,
mi aggrego alla lista di persone che hanno ricevuto anch esse queste richieste di pagamento da Creditreform di Losanna.
Nel mio caso pero’ potrei aver ricevuto una raccomandata dalle poste in svizzera mentre ero in viaggio di lavoro che non sono riuscito a ritirare e per cui e’ tornata al mittente senza la possibilita’ da parte mia di verificare se fosse la multa a cui fa riferimento Creditreform.
Ho chiesto a Creditreform via mail e telefonicamente ma senza successo ulteriore documentazione per accertarmi che come indicato dall’avvocato che la stessa multa sia stata notificata entro 360 giorni.
Che cosa mi consiglia di fare al riguardo?
Egregio signore,
se ha ricevuto una comunicazione da CreditReform, lei ha il diritto di chiedere a quest’ultima la documentazione a comprova della richiesta di pagamento. Se ha mandato questa richiesta e non ha ricevuto risposta, direi che ha assolto diligentemente ai suoi obblighi.
Se nella richiesta di pagamento sono indicati gli estremi della contestazione italiana, le suggerisco comunque di prendere contatti con l’ente italiano per chiedere la documentazione di riferimento. Così sarà messo nelle condizioni di comprendere se esiste una multa e se questa è valida.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avvocato, vedo che la ditta Creditreform é molto attiva in questi ultimi periodi, nel mio caso ho ricevuto una Raccomandata (in data odierna 03.07.2020) riguardante una presunta multa del mio veicolo a Milano ( non vi é specificato che tipo di infrazione e nemmeno una copia di tale infrazione) risalente al 16.05.2015 di CHF 380.22. Come mi devo comportare?
Egregio signore,
può contattare Creditreform per chiedere documentazione a comprova della sanzione, soprattutto della notifica nei termini di legge.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno,
avrei bisogno di capire un po’ meglio cosa dice la legge.
Ho ricevuto oggi 06/07/2020 una multa per una violazione del ART.LO 7C. 14 nel giorno del 03/07/2019 sia più di 360gg dopo ma, la notifica è stata firmata al giorno 22/06/2020. Vorrei capire se i 360gg fanno riferimento alla differenza tra il giorno dell’infrazione e il giorno della recezione della notifica o tra il giorno di notifica e la sua recezione.
Inoltre, la raccomandata arriva dai Paesi Bassi, mi sembra una cosa abbastanza strana ma il notifica sembra officiale.
Vi ringrazio
Laura
Gentile signora,
il termine di 360 giorni decorre dall’accertamento e si conclude il giorno della consegna all’ufficio postale (faccia una verifica on-line tramite il numero di raccomandata).
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio Avvocato, sono una cittadina Svizzera di 74 anni e risiedo nel cantone Argovia, il giorno 28 luglio 2020 mi sono arrivate due lettera da una società svizzera Creditreform normandie con la quale mi si chiedeva il pagamento di due multe del codice della strada prese in Italia con la mia macchina con targa Svizzera, rispettivamente il 22/05/2019 e il 4/6/2019. L’importo esageratamente alto mi ha spinto a provare il pagamente direttamente presso l’ente che ha erogato la multa in Italia, ma impossibile da effettuarsi. Vorrei gentilmente sapere quali sono le conseguenze in Svizzera ed in Italia in caso di mancato pagamento delle stesse, si tenga anche conto che non ho più nessuna macchina intestata.
In attesa di una vostra pronta risposta
Distinti Saluti
Carla Eveline Haas
Gentile signora,
le suggerisco di verificare l’eventuale superamento del termine di 260 giorni per la notifica, poiché da come scrive sembra che possa ricorrere tale possibilità. In tal caso le multe sono da contestare.
In Svizzera non avrà alcuna conseguenza, in Italia potrebbe essere costretta a pagare sul posto in caso di controllo di polizia, pena il sequestro del mezzo. Se desidera pagare la multa, le suggerisco di pagare a Credireform, ma escludendo spese e interessi non dovuti (in genere inseriscono spese amministrative immotivate e di importo non ammissibile).
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buon giorno Avv., il mio padre, citadino di Repubblica Ceca, ha preso il 29.12.2018 la multa in Italia durante la sua visita da me. Putroppo non gli é mai arrivata la multa dalla polizia italiana solo ora, dopo quasi 2 anni la lettera della societá di recupero dei crediti. Pretendono di pagare 4x di piu rispetto alla multa originale citando le spese gestionali. Ma se mio padre non ha mai ricevuto la lettera con la multa come poteva pagarla? Ora chiaramente sono gia scaduti anche 360 per possibile appelo. Come deve comportarsi? Grazie per il Suo prezioso consiglio. Cordiali saluti
Gentile signora,
suo padre può rifiutarsi di pagare, eccependo innanzitutto la mancata notifica del verbale di contestazione e, dall’altro, la mancata specificazione delle voci che vanno a delineare l’importo finale richiesto. Le suggerisco di scrivere alla società di recupero crediti per farsi mandare copia della contestazione con fotocopia della ricevuta di ritorno della raccomandata inviata dall’Ufficio che ha erogato la sanzione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Gentile avvocato, Le scrivo per chiederle un consiglio sui come procedere in merito ad una multa ricevuta dall’Italia in Repubblica Ceca. La mia fidanzata, cittadina ceca, si è recata a Verona per un viaggio d’affari. Invitata per una cena d’affari, invito che purtroppo non può dimostrare, si è recata in centro città, violando per errore la ZTL, due volte il 25 settembre (ore 19:00 e ore 22:00 circa) e una volta il 27 settembre (ore 19:00 circa). Pertanto ha ricevuto una multa al suo domicilio in repubblica ceca.
L’auto in questione è aziendale e il verbale presenta a mio avviso delle anomalie:
– Primo, non c’è allegato un modulo per il ricorso
– Secondo, il verbale è scritto in lingua inglese, e la mia fidanzata non parla inglese. Il verbale non dovrebbe essere scritto in ceco?
Come mi consiglia di procedere? È possibile semplicemente ignorare la comunicazione oppure è necessario comunque contestarla? Mi occorre un legale? E nel caso possiamo rivolgerci a Lei?
Cordialmente
Andrea
Egregio signore,
la lettera di contestazione non deve riportare in allegato un modulo per il ricorso, mentre le confermo che dovrebbe essere tradotta nella lingua dello Stato di immatricolazione del veicolo. Può proporre ricorso autonomamente entro 30 giorni al Giudice di pace competente o entro 60 giorni alla Prefettura competente. Volentieri posso offrirle la mia consulenza e assistenza.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio Avvocato in data odierna mi è arrivata una multa dall’ italia sulla quale hanno sbagliato il nome della mia città di residenza aggiungendo una lettera. Nello specifico invecie di Ostermundigen hanno scritto Ostermundingen posso fare un ricorso per questo?
Grazie per il servizio
Distinti Saluti
Fabio
Buongiorno,
ritengo non vi siano gli estremi per una contestazione in tal senso, perché i vizi di forma possono essere fatti valere quando incidono in modo importante sugli elementi fondamentali della contestazione. Nel suo caso, una lettera diversa per un nome estero non dovrebbe considerarsi un errore sostanziale.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio Avvocato,
sono un cittadino residente negli Stati Uniti, nel 2016 ho visitato la città di Pisa ed ora a distanza di 4 anni sono stato contattato da una compagnia di recupero crediti per una sanzione elevata dal comune di Pisa, mi è stato chiesto di pagare una sanzione (quadruplicata) senza allegare il verbale né alcuna informazione.
Non ho mai ricevuto il verbale, non mi è mai stato notificato nulla prima d’ora, pertanto ho contattato giorni fa il comune ed ho potuto visionare il verbale (Accesso ai varchi ZTL con auto presa a noleggio).
E’ possibile presentare ricorso per decadenza dei termini? Impugnando cosa?
Cordiali saluti,
Ernesto Solani
Buongiorno,
bisogna verificare se siano state rispettate le modalità di notifica della contestazione. Inoltre, la società di recupero è tenuta comunque a giustificare voce per voce l’importo che le viene chiesto di pagare.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Gentilissimo Avvocato Ciamei, Le chiedo cortesemente un consiglio in merito ad un “FESTSTELLUNG EINER ÜBERTRETUNG DER STRASSENVERKEHRSORDNUNG” pervenuto ad un mio amico qui in Austria, in data 24 Settembre 2020 mezzo raccomandata dalla Posta austriaca.
La multa risale al 2 aprile 2019 egli si trovava a Vicenza per lavoro ed aveva noleggiato l’auto in questione,
data dell’accertamento (Prüfung der Übertretung) é il 3 maggio 2019, ora posto che i 360 giorni dovrebbero decorrere dal 3 maggio se non sbaglio, arriveremmo al 28 aprile 2020 in più aggiungiamo gli 82 giorni di prolungamento causa Covid-19 ne deduciamo che la Polizia Locale del Comune di Vicenza avrebbe dovuto dare comunicazione al conducente qui in Austria entro il 19 luglio 2020.
Infatti dal plico aperto dal mio amico austriaco in alto a sinistra dove c’è l’intestazione dell’Ufficio di competenza austriaco si legge che il verbale é pervenuto in Austria in data 14 maggio 2020, quindi in regola da parte dell’Italia. il Problema é che la posta austriaca ha consegnato la raccomandata al conducente dell’auto solo in data 24 settembre 2020.
La mia domanda é se ci siano i termini per un istanza di annullamento in autotutela da parte di questo mio amico austriaco o se per lo meno si possa chiedere di pagare la sola somma iniziale al 30% in quanto venuto a conoscenza della sanzione solo da una settimana e in tal caso a chi inviare il ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto?
La ringrazio infinitamente qualora volesse rispondermi.
Cordiali saluti e ancora grazie per il servizio efficientissimo che concede a noi lettori con il Suo blog.
Vittoria Ferrante
Gentile signora,
ai 360 giorni deve aggiungere anche i giorni occorsi all’Ente per reperire dall’agenzia di noleggio i dati del conducente. Ad ogni modo, i termini sembrano rispettati e in questo caso non conta quando l’ha ricevuta il suo amico, ma solo se l’ente italiano ha consegnato in posta entro il termine di legge.
Dunque non sembrano esserci le condizioni per impugnare il verbale: ovviamente ci si basa solo su quanto qui riferito.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avv. Ciamei,
nel 2018 mi sono state recapitate due raccomandate dalla societa belga di incassi per due multe prese nel 2016 a Roma. Siccome non ho mai ricevuta la multa dal comune di Roma e la cocieta di incassi non ha potuto dimostrare nessun elemento di prova di recapito, la societa belga mi ha confermato che non possono pretendere che io pago gli interessi maturate (la multa iniziale amontava a € 30.00, con interessi invece € 290.00). Non ho piu sentito la societa belga.
Adesso qualche giorno fa ho ricevuto una lettera con la pretesa di incasso dalla societa svizzera – una certa SAGL…. di € 326.32. Giorno stesso ho contattato la societa per chiedere elementi di prova di recapito, ribadendo che pago la multa iniziale pero mi rifiuto di pagare gli interessi.
a che mi hanno risposto che io devo pagare e se voglio elementi di prova bisogna contattare la polizia di Roma e sono ulteriori spere a carico mio. (la prima volta ho ben chiamato la Roma e mi hanno detto che tutto l’incarto ha la societa di recupero crediti, quindi devo contattare loro direttamente)
come devo procedere?
grazie in anticipo per il suo tempo e disponibilità
Olga
dimenticavo: mi hanno detto che io probabilmente non ho ritirato la raccomandata ed è stata spedita indietro. In tal caso mi devono comunque dimostrare che raccomandata è stata rispedita al mittente?
Buongiorno,
la società di recupero crediti è tenuta a darle tutte le informazioni. Scriva comunicando che lei non ha mai ricevuto alcuna comunicazione e che siano loro a dimostrare il contrario. Non ho compreso se lei è domiciliato in Svizzera o meno, nel primo caso la società di recupero crediti non potrebbe comunque agire in via esecutiva (in caso contrario incorrerebbe in un illecito penale).
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avv. Ciamei,
Sono Francese ma vivo in Italia. Una raccomandata è arrivata alla mia casa in Francia dove vado una volta all’anno e dove abitano i miei genitori. La raccomandata viene di Int Antwoordnummer 3072.Scheidam Olandia. Immagino che è una multa.
Sono bloccato a l’estero per motivo di lockdown COVID. Non avrò la possibilità di ritirare la raccomandata. I miei genitori non possono uscire e ritirare la raccomandata.
Quale sarebbe il suo consiglio? Grazie mille
Cordiali saluti
Buongiorno,
presumo si riferisca ad una multa per infrazione commessa in Italia. Se lei ha notificato in Francia la sua partenza per l’Italia e in Italia ha notificato il suo arrivo, dunque se il suo domicilio ufficiale è in Italia, la multa potrebbe non sarebbe valida. Ma va impugnata, per cui le consiglio di rivolgersi alla società per farsi dare copia della corrispondenza, solo in seguito potrà valutare se fare ricorso.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio avvocato, buongiorno.
Lo scorso aprile ricevo una raccomandata con notifica di una multa contratta a Pisa lo scorso novembre. Importo euro 118.10, pari a 58.10 di multa (se pagata entro 5 giorni dalla notifica) e 60 di spese. Riconosco la mia colpa e, per non incorrere nell’aggravio dovuto al ritardato pagamento, dopo 4 giorni saldo l’importo di euro 58.10 presso l’Iban fornitomi dal comune di Pisa, chiedendo però spiegazioni sui 60 euro di spese, che reputo eccessivi, prima di pagarli. La persona con la quale comunico via chat (chat salvata e disponibile come prova), dopo alcuni botta e risposta mi risponde che ha inoltrato la mia richiesta all’ufficio competente. Poi nulla.
Due settimane fa ricevo comunicazione da una società svizzere di recupero crediti di pagare euro 488.10 relativi alla stessa multa. Fornisco tutte le spiegazioni, dico che la multa è saldata e che restavano in sospeso le spese (che non sono soggette alla progressione della multa), ma non sentono ragioni, citano l’art.203 del CdS italiano e mi ingiungono di pagare entro il 12 novembre, altrimenti minacciano una “riscossione coattiva di una somma uguale alla metà del massimo della sanzione amministrativa edittale e per le spese di procedimento”. Io sono disposto al limite a versare i 60 euro di spese, di cui peraltro non mi è mai stata fornita giustificazione, ma non i 430 (488.10 – 58.10 già versati) che mi chiedono e che mi sembrano esorbitanti.
La ringrazio per il suo tempo e le porgo cordiali saluti.
Si figuri
Egregio signor Giorgio,
lei ha agito correttamente dal punto di vista sostanziale (€ 60.00 per spese di notifica sono eccessive, dovendosi calcolare unicamente il costo della raccomandata all’estero), avrebbe semmai dovuto adottare alcuni atteggiamenti formali con l’ente che ha elevato la contravvenzione. Parimenti corretto è la sua presa di posizione con la società di recupero crediti. Quest’ultima, peraltro, commette un abuso persino penale nel momento in cui minaccia un’azione esecutiva, essendo questa vietata dal diritto svizzero (art. 271 CP).
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Per completezza di informazione, oggi ho ricevuto comunicazione dalla società di recupero crediti svizzera che il loro cliente ha archiviato la mia pratica con il solo versamento della multa, quindi rinunciando anche ai 60 euro di spese.
La ringrazio per le informazioni che mette a disposizione, in quanto sono state di grande utilità per il buon esito del procedimento.
Cordiali saluti.
Buongiorno Avv Ciamei,
Ho ricevuto per lettera semplice, dalla ditta Casati e casati Inkasso Sagl insieme a Fintel srl per conto dell’amministrazione dell’Unione dei comuni di Linate e Ferno (VA)un’intimazione di pagamento per una multa presa a Malpensa il 18.6.2016, data di notifica il 02.06.2017 (mai ricevuto nulla per posta). La lettera semplice ricevuta, è indirizzata al mio vecchio indirizzo (abito in un’altro cantone da 3 anni, ma il vecchio indirizzo è di mia proprietà, affittato a terzi), la multa iniziale sembrava essere di EUR 160, diventata dopo varie spese due EUR 269 e tramutata in 350 CHF. In più auto e targhe non sono più in mio possesso da diversi anni. Insieme alla lettera semplice non è stato inviato nessun verbale e controllando le mie date di viaggio nel 2016, in quel giorno non mi trovavo in Italia e soprattutto non a Malpensa.
Posso ignorare la lettera semplice?
Grazie mille e cari saluti
Egregio signore,
la società svizzera non può procedere a richieste di pagamenti per conto di enti pubblici italiani. Qualora lei voglia chiarire, invece, se effettivamente la procedura italiana sia stata rispettata e quindi risulti debitore, le suggerisco di contattare l’ente italiano e farsi mandare copia di tutto l’incarto. Poi lo sottoponga ad un legale.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Egregio Avvocato,
le descrivo il mio caso.
Nel febbraio del 2018 mi sono trasferita in Svizzera per lavoro. In Italia possedevo un’autovettura (importata dalla Svizzera) meccanicamente difettosa e non marciante parcheggiata in un parcheggio pubblico poco frequentato adiacendte all’officina la quale volevo farla riparare ma senza successo per impossibilita’ di ricevere pezzi di ricambio. Prima di partire volevo farla rottamare ma non e’ stato possibile per mancata registrazione al PRA e risultante stranamente la macchina rottamata in Svizzera. Preciso dire che ho circolato in Italia per 4 anni con assicurazione e targa (consegnatami dalla motorizzazione del luogo) Italiana. Sono stato fermata 4 o 5 volte dalle forze dell’ordine per controlli di Routine senza avere mai avuto problemi per questa mancanza di registrazione al PRA. Quindi sono partita per la Svizzera lasciando la vettura munita della targa posteggiata sul medesimo parcheggio . Dal febbraio del 2018 fino ad oggi Dicembre del 2020 non ho piu’ avuto la possibilita’ di andare in Italia.
Questo Dicembre del 2020 ho ricevuto una Raccomandata munita di adesivo rosso dalla Polizia municipale del mio Paese in Italia.
Non ho potuto ritirarla per motivi di lavoro distante dal luogo di residenza. La raccomandata puo’ riguardare solamente a questo fatto poiche’ non essendo piu’ stata in Italia da allora, sarebbe l’unica notifica possibile da parte della Polizia Municipale.
La mia domanda : Leggendo gli altri commenti se ho capito bene qualsiasi notifica fatta al giorno di oggi dovrebbe essere prescritta visto che un eventuale infrazione da parte mia sarebbe da ricondurre al febbraio del 2018.
Come devo procedere per evitare eventuali complicazioni?
Mi scuso per la lunghezza del Post e la ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Monica
Gentile signora,
una risposta esauriente potrà essere fornita solo dopo aver verificato il contenuto della raccomandata inviata dalla polizia italiana. Le suggerisco di andare a ritirarla, anche perché il mancato ritiro fa decorrere comunque i termini di legge e di validità della contestazione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avvocato,
ho ricevuto una lettera della creditreform che mi chiede il pagamento di 415 CHF per un eccesso di velocità commesso in Italia. La data dell’invio della raccomandata dalle poste italiane e il 31.03.2016. Ho ricevuto questa raccomandata ma non il richiamo che mi è stato mandato nel 2018 ma nel frattempo avevo traslocato.
L importo iniziale della multa e di 81 Eur (69 Eur se si paga entro 5 giorni).
Non sono disposto a pagare 300 Eur di spese su una multa di 80eur. Mi sembrano troppo elevate anche perché non ho ricevuto il richiamo.
Cosa mi consiglia di fare? Posso pagare solo una parte alla creditreform?
La ringrazio anticipatamente e mi scuso se il mio italiano non è perfetto. Sono Francese
Gentile signora,
innanzitutto complimenti per il suo italiano. In caso di mancato pagamento di una sanzione amministrativa nel termine di 60 giorni, l’importo aumenta automaticamente alla metà dell’importo massimo previsto dalla legge, con l’aggiunta degli interessi e delle spese di notifica. Ciò che può rifiutarsi di pagare sono quelle “spese amministrative” o “di recupero” che la società di recupero crediti aggiunge per suo conto. Per questo motivo deve cheidere a CreditReform di dettagliare l’importo richiesto.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avvocato,
Sono un cittadino italiano, iscritto AIRE, residente in Svizzera.
Ho ricevuto 3 multe per divieto di sosta prese in Liguria, arrivate tramite lettera (non vedo scritto raccomandata da nessuna parte) e notificate da una ditta “Nivi s.p.a”.
Oltre ad essere passati 360 giorni dalla data di notifica, quindi proprio allo scadere del tempo limite, mi chiedevo se non essendomi state notificate con una raccomandata questo siano da ritenersi leggitime.
La ringrazio per la sua disponibilità,
cordiali saluti
Arturo
Egregio Signore,
l’unica forma valida per la notifica delle sanzioni al codice della strada italiano è la raccomandata con ricevuta di ritorno. In assenza, manca la prova di avvenuta notifica. Se lei non ha ricevuto nulla in precedenza in tal senso, la comunicazione della società di recupero crediti è come se non esistesse. Ovviamente, se risponde o prende contatti con la società, dimostra di aver preso conoscenza della sanzione e non potrebbe più far valere questa eccezione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno avvocato,
Io sono in cittadino italiano residente all’estero dal 2009 e iscritto al Aire. Sono andato al ambasciata italiana a Malta per rinnovare la mia carta d’identita italiana. Dopo molti accertamenti sono stato informato che la questura di Torino (dove vivevo prima) non rilascia il nulla osta per IL rinnovo del documento d’identita per via di una multa del 2001 non pagata. Io non mi ricordo di aver mai ricevuto alcuna notifica della stessa. Possono lasciare un cittadino italiano senza documenti per questo motivo? Questo avviso dopo 20 anni, se veritiero, non e caduto in prescrizione?
Egregio signore,
il rilascio del documento di identità è soggetto a nulla osta che può essere negato solo per certi tipi di condanne penali. Deve quindi informarsi su che tipo di “multa” si tratta, quindi verificare con un legale italiano se il diniego è giustificato, rispettivamente quali rimedi vi siano.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Salve, intanto grazie per la quantita’ di risposte che ha fornito a tutti i visitatori, veramente impressionante!
Non mi sembra di aver trovato la domanda che le sto per porre:
– In Italia se si paga la multa in tempi rapidi si ha accesso ad uno “sconto”. Altresì se si va lunghi nei tempi si paga di piu’. Mi e’ stata notificata una multa in Svizzera (raccomandata R/R, meno di 365gg dall’infrazione) oggi. Come devo calcolare i tempi per il pagamento, posto che sono verbali di ben 10 mesi fa? Vale la data di notifica?
Grazie mille!
Buongiorno,
mi fa piacere essere di aiuto. Le confermo che i termini di pagamento decorrono dalla ricezione della contestazione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avvocato,
Nel caso in cui la data dell’accertamento é maggiore di 360 giorni, ma il veicolo era in leasing, devo sommare anche i 90 giorni per inoltrare la richiesta ed I successive 60 per la risposta al fine di considerare l’infrazione prescritta?
Per contestare la sanzione, basta scrivere una raccomandata al giudice di pace facendo notare che i tempi intercorsi tra accertamento e recapito della raccomandata sono maggiori dei 360 giorni previsti dalla legge?
Grazie mille,
Davide
Buongiorno,
nel caso da lei indicato deve considerare 360 giorni + 90, più quelli effettivi che ha impiegato la società di noleggio per comunicare i dati all’autorità. Per l’impugnativa della sanzione, se il motivo è unicamente il superamento dei termini, suggerisco il ricorso al Prefetto, molto più semplice ed economico. Quanto alla forma, l’importante è allegare copia della decisione impugnata: contatti pure l’ufficio interessato e avrà indicazioni sulle forme da adottare.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buonasera Avvocato,
Sono residente in Gran Bretagna e mi sono vista recapitare una multa al mio indirizzo di domicilio per un’infrazione in Italia che non ho commesso. Di questo ne sono certa perché nel giorno in cui l’infrazione è stata commessa come da verbale, io non ero in Italia. Il tutto è successo perché la compagnia di autonoleggio da cui ho appunto noleggiato l’auto (due mesi dopo tale infrazione) ha passato i miei dettagli incorrettamente alle autorità. Infatti mentre l’infrazione è stata comessa il 26/4/2019, la compagnia di noleggio mi notificava della stessa multa ma con data 26/6/2019. Tale compagnia ha ammesso l’errore e mi ha rimborsato dei costi amministrativi. Inoltre si erano presi l’impegno di informare le autorità dell’errore e mi dissero che il verbale non era di mia competenza. Poiché io a quel punto ho ritenuto il caso chiuso, ho ignorato i vari verbali che ho ricevuto e non ho fatto ricorso. Ora mi ritrovo perseguitata da un’agenzia di riscossione dei debiti, e se non pago l’ammontare richiesto, mi porteranno in tribunale. A me sembra ridicolo dover pagare una multa non mia. Ammetto però l’errore di non aver fatto ricorso entro i termini previsti dalla legge. Ho una qualche possibilità di difendermi in qualche modo o a questo punto sono costretta a pagare? Se mi portano in tribunale, potrei difendermi o semplicemente mi forzeranno a pagare? La ringrazio veramente se potrà rispondermi.
Gentile signora,
è vero che avrebbe dovuto fare ricorso. Non avendolo fatto, si è preclusa la possibilità di far annullare i verbali. Le suggerisco di contattare la società di recupero crediti, spiegare l’accaduto e concordare un pagamento ridotto. In alternativa, metta in mora la società di autonoleggio, che avrebbe dovuto tenerla indenne, imputandole le somme che andrà a pagare e anche con lei trovi un accordo perché si assumano i suoi costi.
Se l’attività diventa complessa, le suggerisco di rivolgersi ad un legale italiano.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno, all’estero ho ricevuto una lettera semplice da uno studio legale (recupero credito) che richiede il pagamento di due multe per conto di un comune italiano. Infrazioni sono stati fatti a luglio 2018, verifica con autonoleggio ad ottobre 2018. Alla lettera sono allegati le notifiche fatte ad aprile 2019, che però non mi sono mai arrivate.
Posso lasciar perdere o procedere per contestare le tempistiche? Grazie
Gentile signora,
ciò che conta è la notifica del verbale di contestazione originario. Verifichi direttamente in Comune le tempistiche di tale atto: se queste sono state rispettate dal Comune ed effettivamente è stata fatta la notifica, concordi con lo studio legale un pagamento ridoto; se non è stata fatta una notifica o questa presenta dei vizi o non ha effettivamente mai ricevuto la notifica dell’originario verbale, può ignorare le lettere dello studio legale perché è come se non esistessero.
Segnalo però che si tratta di verifiche che richiedono attenzione e conoscenza dei meccanismi legali, le suggerisco di rivolgersi ad un avvocato se gli importi non sono troppo bassi.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buonasera Avvocato,
sono un Italiano residente in Svizzera, le illustro il mio caso, nel 2018 appena entrato in autostrada in Italia resto subito in coda per più di un’ora per percorrere pochissimi chilometri, sui cartelli a messaggio variabile prima del casello, non era segnalata alcuna coda. Esco alla prima uscita possibile, non pago e mi faccio rilasciare lo scontrino di mancato pagamento, circa 22 euro. Contesto tramite e-mail PEC (indirizzo PEC attivato in Italia prima del mio trasferimento in Svizzera) la problematica è mi rispondono che sui cartelli era presente la segnalazione. A questo punto non rispondo e dopo 2 anni e qualche mese mi arriva una lettera semplice dalla NIVI che chiede il pagamento di 40 euro, non essendo una raccomandata ignoro la comunicazione. Circa 15 giorni fa ricevo, sempre tramite lettera semplice da un legale in Svizzera (Albo avvocati UE AELS) richiesta di pagamento pari a 180 CHF. Avendo contestato il disservizio e non avendo mai ricevuto alcuna raccomandata sono tenuto comunque al pagamento?
La ringrazio in anticipo per il suo aiuto e la saluto cordialmente.
Federico
Buongiorno,
si tratta di un credito “privato”, dunque non si applicano le regole delle multe amministrative (notifica con raccomandata, termini di decadenza e prescrizione, ecc.). Le suggerisco di rispondere alla lettera dell’avvocato, contestando l’importo per le ragioni che qui ha evidenziato.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno avvocato.
Vivo in Svizzera, ma sono iscritta all’aire da solo 2 mesi.
Ho ricevuto 3 sanzioni da Milano datate luglio e agosto 2020.
Siccome allora non ero ancora iscritta all’aire, e sono passati più di 90 giorni, posso fare ricorso?
Grazie per la sua disponibilità.
Gentile signora,
ciò che rileva è il suo domicilio al momento della notifica, non ritengo quindi possa far valere tale aspetto in un ricorso.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno, avvocato mi scuso se entro anche io , io ho un caso molto simile a Federico anche a mi e arrivata questa lettera da parte di questo studio legale elvetico dopo NIVI CREDIT per un mancato pagamento, quello che sicuramente anche Federico e io vorremmo sapere questo studio legale ci può mandare anche in precetto esecutivo per un infrazione comnessa in Italia. La ringrazio anticipatamente per la Risposta la saluto cordialmente.
Buongiorno,
rimane sempre vietata ogni esecuzione di sanzioni amministrative estere, mentre il recupero di crediti privati (quali, ad esempio, i pedaggi autostradali) è consentito.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco ciamei
Egregio avvocato, una società locale di recupero crediti ha richiesto il pagamento di una vecchia multa per conto di un’altra società di recupero italiana, cui la polizia italiana deve aver ceduto la pratica. La multa è documentata ed è stata consegnata nei tempi previsti, quindi questo non è in discussione.
Alla mia richiesta di dettagliare le spese, mi hanno inviato questo:
Importo iscritto a ruolo: 115.00
+ Spese di procedura nazionale: 95.60
Importo comprensivo di spese: 210.6
-Ribasso: 52.65
+ Spese di conseguenza: 85.00
Totale scoperto scontato: 242.95
La multa è di 115 euro. Le “spese di procedura nazionale” sono quanto evidentemente caricato dalla società di recupero italiana, mentre le “spese di conseguenza” sono il ricarico della società svizzera. A tal proposito citano gli articoli 104 e 106 del CO, ma in quegli articoli ho trovato solo un riferimento al 5% annuo di interessi di mora che, immagino, siano già compresi nelle “spese di procedura nazionale”. Il ribasso invece si applica se decido di conciliare senza intervento giudiziario.
A suo parere, la richiesta è corretta o dovrei chiedere un supplemento di dettaglio?
La ringrazio e porgo cordiali saluti.
Buongiorno avvocato, mi scuso se la disturbo, io vivo a bellinzona, nel 2017 e nel 2018 presi più volte la pedemontana , essendo problematica pagare allora ho accumulato una 10 di transiti di mancato pagamento, l’anno scorso mi arriva una lettera normale di nivi credit con il triplo da pagare erano 15 allora mi arrivò 45, due giorni fa mi arriva una lettera da un gruppo di avvocati elvetici che mi chiedono 208 fr. Secondo anche se è successo in italia loro possono mandarmi in precetto esecutivo, la ringrazio anticipatamente cordialmente Rosaria.
Gentile signora,
deve verificare sul sito della pedemontana le condizioni generali, rispettivamente le regole di eventuale aumento dell’importo del dovuto al passare del tempo (ad es., penali, interessi moratori, raddoppi, ecc.). Chieda il dettaglio dell’importo preteso dai legali elvetici e verifichi se e quanto è realmente dovuto.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avvocato,
ho noleggiato un’auto la scorsa estate con la quale ho commesso un’infrazione (superato il limite di velocità).
A dicembre vengo contattato dall’agenzia di autonoleggio che mi comunica tale infrazione e che i miei dati sono stati trasmessi alla polizia stradale.
Io sono residente in Svizzera (doppia cittadinanza) e la multa mi è arrivata oggi per raccomandata (che non ho ritirato).
Se io non ritirassi la raccomandata la multa cadrebbe in prescrizione?
Egregio signore,
la notifica della contestazione si dà per conclusa positivamente all’esito del periodo di giacenza, secondo le norme dello Stato di riferimento. Se si tratta dell’Italia, si considerano 10 giorni. A partire da questo momento decorrono i termini di pagamento e di impugnazione. Dunque, di principio il non ritirare la raccomandata non ha alcun effetto sulla validità ed efficacia della sanzione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno Avvocato,
Abbiamo ricevuto oggi 12/05 tramite email una lettera da un ufficio di recupero credito di un paese EU, che ci invita a pagare una multa per aver superato il limite di velocita in Italia, con targa straniera. Questa infrazione e stata fatto il 11-05-2018 registrata tramite Velox e validata (immagino compilato il verbale) il giorno seguente. Noi non abbiamo mai ricevuto la prima notifica, all°indirizzo dove l°auto e° registrata, e nelle informazioni ricevute tramite questo ufficio di recupero credito non abbiamo nessuna prova della avvenuta spedizione della multa nel 2018. Come possiamo comportarci ? Come possiamo verificare che la polizia abbia inviato la raccomandata nei tempi giusti? (anche il sito sul documento della polizia non da accesso a nessuna informazione) grazie
Gentile signora,
la notifica della sanzione doveva essere fatta al suo indirizzo di residenza al momento della notifica medesima. Deve chiedere tale documento alla società di recupero crediti la prova dell’avvenuta notifica, rispettivamente all’ente che ha irrogato la sanzione.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buonasera.
Mi e stato ritirato il libretto di circolazione, perché avevo un veicolo con targa straniera…
Anche se dimostrato con una data certa che il veicolo appartiene a un azienda nel paese estero mi hanno ritirato il libretto…
Dalla motorizzazione mi hanno detto che se passano più di tre mesi il libretto loro non c’è l’ hanno più? Che fine fa?
Egregio signore,
spiacente, non sono in grado di rispondere alla sua domanda, non occupandomi di tali questioni.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buona sera avv.marco… Oggi ho ricevuto una multa dall’italiano del 2015 permancato pagamento…io ricordo che ho sempre pagato in contanti… Poi dico io e mai possibile he mi mandano il reclamo per la prima volta dopo quasi dopo 6…. anni
Buongiorno,
se ha pagato in contanti le sarà stata rilasciata una ricevuta. In ogni caso, la sanzione può essere contestata se non sono intervenuti atti interruttivi della prescrizione: deve verificare presso l’ente che le ha chiesto il pagamento.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno avvocato,
Scrivo per conto di amici serbi, che nel 2017 avevano noleggiato un auto in Italia per una vacanza.
In data 1.6.2021 per la prima volta ricevono una lettera di una società di incasso serba, redata in lingua serba, che chiede il pagamento di EUR 733.35 alla società SAFETY21 spa (Eur 375.75 multa per eccesso di velocità, avvenuto in data 10.04.2017, eur 358 spese amministrative).
Prima di questa lettera non hanno mai ricevuto notifica di una multa pendente ne dalla società di noleggio ne da altri uffici.
Dal suo punto di vista, come consiglia di procedere? Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
Buongiorno,
se non hanno ricevuto per raccomandata la prima contestazione, la pretesa della società di recupero non è dovuta.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Buongiorno,
ho ricevuto recentemente da un avvocato di Firenze una richiesta di pagamento per un eccesso di velocita’ a Milano datato 25/11/2019, nel quale si precisava che non avevo pagato il dovuto a tempo debito. Ora, io non avevo mai ricevuto niente prima di allora, e l’ho fatto notare all’avvocato, che mi ha mandato prova di una raccomandata che e’ rimasta in giacenza fino al 30/12/2020 – quindi probabilmente arrivata il 22/12/2020 – in un periodo (natalizio) in cui ero assente, e per cui non ho mai trovato nella cassetta delle lettere alcun avviso. Secondo la legge italiana, mi dice l’avvocato, un mancato ritiro equivale a una presa di conoscenza, e mi dice che un ricorso non e’ piu’ possibile. Ora, io sono pronto a pagare la contravvenzione, avendo oltrepassato di ben 3 km/h il limite, ma non capisco perche’ dovrei pagare i 165.74 Euro richiesti, che sono 4 volte la contravvenzione originale. Ho qualche possibilita’ di far valere le mie ragioni? Grazie anticipate e saluti
PS Notare che causa Covid il termine di 360 giorni per la notifica e’ stato simpaticamente allungato, e nel mio caso scadeva in Febbraio 2021
Buongiorno,
se le è stata fornita la prova dell’invio raccomandato e l’indirizzo è quello corretto, confermo che la notifica è data per avvenuta. In questo, il regime italiano delle notifiche “virtuali” è in parte diverso da quello svizzero. Nei casi di mancata contestazione o pagamento entro 60 giorni, la sanzione è aumentata. Le suggerisco di verificare, presso l’ente preposto o tramite un legale, se l’importo finale richiesto sia correttamente quantificato. In ogni caso, provi a trovare una soluzione trasnsattiva, si dice “a saldo e stralcio”.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Salve,
le scrivo in quanto sono stato fermato dalla polizia in strada.
Hanno detto che incorrevo in una multa per qualche violazione stradale e atti osceni.
Hanno preso documenti e patente. Una volta tornati alla vettura mi hanno liquidato dicendo la prossima volta faccia più attenzione ma non mi hanno detto nulla su multe etc. tantomeno mi hanno dato verbali o documenti. Il tutto è durato 5 minuti e non hanno chiesto indirizzo etc.
Ora vorrei sapere.. esiste la possibilità che ricevo la multa a casa?
Grazie in anticipo.
Cordialmente
Richard
Buongiorno,
verosimilmente non riceverà nulla, qualora dovesse ricevere comunicazioni dalla Polizia, avrà modo e tempo per valutare eventuali contestazioni.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei
Salve Avvocato,
Sono residente in Svizzera ed oggi ho ricevuto una notifica di pagamento da parte di uno studio legale italiano che è a quanto incaricato di farmi avere una multa risalente al 2 Marzo 2020
Nella lettera dello studio legale viene spiegato che la multa non è stata pagata ed ora l’importo è molto più elevato
Inoltre in allegato su un altro foglio c’è la copia della contravvenzione.
Il problema è che sulla copia della multa la data d’invio è del 26 Gennaio 2021, però io non ho mai ricevuto quella multa, in quel periodo non ero in Svizzera e avevo sempre qualcuno che andava a controllare la mia posta.
Io dunque non ho mai firmato, ne ricevuto, la multa in questione. Ho chiamato lo studio legale che se ne occupa e dicono che gli è tornata indietro ed ora il pagamento è di 260€ al posto dei 71€ iniziali.
Esiste un modo per pagare la cifra iniziale? Non avendo mai ricevuto l’originale?
Specifico che non ho mai ricevuto nulla per il quale io abbia apposto una firma, tanto meno la notifica di pagamento ricevuta questa mattina. Non era con ricevuta di ritorno, vorrei dunque capire se in Svizzera le cose sono un po’ diverse e se si può fare qualcosa
La ringrazio, buona giornata Avvocato
Buongiorno,
il problema nasce dal fatto che il diritto italiano contempa senza eccezioni (che sono invece presenti nel diritto svizzero) il principio della notifica realizzata dopo la giacenza dell’invio della raccomandata. Lei deve quindi chiedere allo studio legale copia della missiva e della busta da cui evincere il numero del tracciamento postale, quindi verificarlo (sul sito http://www.poste.it) e controllare che tutto sia corretto. In quest’ultimo caso, non le rimane che pagare, piuttosto però provando a trovare un accordo transattivo con lo studio legale: quest’ultimo, su suo espresso invito, è tenuto a comunicare all’ente la sua proposta prima di decidere se accettarla o meno.
Un cordiale saluto.
Avv. Marco Ciamei