Avvocati e social media: le regole tra cui districarsi e qualche “trucco” (già applicato con successo da studi legali)
“Nel Fedro di Platone, Socrate diceva che la scrittura era una minaccia per la cultura
perché a un libro non si possono fare domande.
A Socrate mancava Internet”
(Luciano De Crescenzo).
La professione legale è in continuo mutamento e, oggi, uno degli strumenti che non possono mancare nel bagaglio culturale e professionale di un avvocato è la tecnica di comunicazione in internet. Ancora più nello specifico, nei social media.
Con questo contributo si vuole offrire al lettore una sintetica (e quindi per forza di cose limitata) panoramica delle regole deontologiche che regolano la pubblicità e l’uso di internet per la professione di avvocato, sia in Italia che in Svizzera, con un accenno importante, alla fine, ad alcuni “trucchi” per approfittare delle enormi potenzialità dei social media.
N.B.: si vuole condividere un’esperienza (positiva e proficua) prima ancora che una fredda disamina normativa, la parte finale vi offrirà un possibile scenario di crescita professionale