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Niente contrabbando di autoveicolo senza la prova

La Commisisone Tributaria Provinciale di Varese, con la pronuncia n. 120/3/2018, ha statuito che per i veicoli ad uso privato immatricolati in un Paese extra UE a nome di persone anch’esse stabilite fuori dal territorio doganale, è possibile circolare negli Stati membri in regime di ammissione temporanea e senza assolvere ai dazi doganali e all’IVA, salvo che l’Agenzia delle Dogane competente fornisca la prova della mancanza dei requisiti richiesti dalla normativa doganale. In particolare, il caso riguardava una vettura con targa svizzera, di proprietà di una persona fisica ivi residente, condotta da un soggetto anch’egli svizzero. Continua a leggere

Autodenuncia fiscale e scambio automatico di informazioni: la guida completa per non sbagliare

Non pagare le tasse è peccato. Poterle pagare è miracolo
(M. Bochicchio)

Vi è da tempo un utile strumento a disposizione dei contribuenti svizzeri (domiciliati e non, cittadini e non) che – per qualsivoglia motivo – hanno omesso di dichiarare al fisco svizzero redditi o sostanze detenute all’estero.

La Svizzera prevede dal 2010 la possibilità per i contribuenti di denunciare in modo spontaneo redditi e sostanze detenute all’estero e non dichiarate nei 10 anni precedenti, godendo così della possibilità di evitare sanzioni di natura penale. Si parla in questo caso più propriamente di “denuncia esente da pena“, che è regolata dagli articoli 175 LIFD (legge federale sulle imposte dirette) 56 LAID (legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette) e 258 LT (legge tributaria ticinese). Continua a leggere

L’Italia può perseguire i domiciliati in Svizzera per le multe stradali? La risposta è no … ma anche sì

In un precedente contributo si sono descritte le regole di validità delle notifiche in Svizzera delle sanzioni al codice della strada rilevate in Italia. In quella sede, in particolare, si sono indicate le norme cui gli Enti pubblici italiani sono tenuti a rispettare e, al contempo, si sono descritti gli strumenti che il diritto italiano offre ai domiciliati all’estero per contrastare la violazione delle medesime norme.

Tuttavia, date per assodate le regole di validità delle notifiche verso l’estero, molto più spesso viene richiesta la consulenza del nostro studio in merito alla possibilità giuridica che gli enti pubblici italiani procedano direttamente in Svizzera – e secondo gli strumenti esecutivi elvetici – con l’incasso delle sanzioni divenute esecutive.

La risposta, come anticipa il titolo, è no per un verso e sì per un altro. Vediamo meglio come stanno le cose.

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Multe in Italia: per i domiciliati all’estero il termine di prescrizione della notifica è di 360 giorni. Cosa e come fare per impugnare quelle fuori termine.

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Nell’ipotesi di una violazione del codice della strada in Italia da parte di soggetti domiciliati all’estero, per la notifica della contestazione è previsto un termine di prescrizione diverso da quello ordinario vigente per chi è domiciliato nel territorio italiano. Continua a leggere